Ibrutinib in associazione a Rituximab per forme cliniche indolenti di linfoma mantellare
La necessità di una gestione individualizzata delle forme cliniche indolenti nel linfoma mantellare ( MCL ) è sempre più riconosciuta.
Si è ipotizzato che un trattamento su misura con Ibrutinib ( Imbruvica ) in combinazione con Rituximab ( MabThera ) ( regime IR ) possa ottenere risposte significative in questi pazienti.
È stato condotto uno studio multicentrico a braccio singolo, in aperto, di fase II con un disegno a due fasi condotto in 12 siti GELTAMO in Spagna.
Erano eleggibili i pazienti con linfoma mantellare non-trattato in precedenza con forme cliniche indolenti definite dai seguenti criteri: nessun sintomo correlato alla malattia, varianti non-blastoidi, Ki-67 inferiore al 30% e diametro del tumore più grande minore o uguale a 3 cm.
Sono stati reclutati entrambi i sottotipi leucemici non-linfonodali e linfonodali.
I pazienti hanno ricevuto Ibrutinib 560 mg una volta al giorno e un totale di 8 dosi di Rituximab 375 mg/m2.
Ibrutinib poteva essere interrotto dopo 2 anni in caso di malattia minima residua ( MRD ) non-rilevabile sostenuta.
L'endpoint primario era il tasso di risposta completa ( CR ) raggiunto dopo 12 cicli secondo i criteri di Lugano.
Sono stati arruolati 50 pazienti con linfoma mantellare ( maschi 66%; età mediana 65 anni ).
Dopo 12 cicli di trattamento, 42 ( 84% ) hanno presentato una risposta complessiva, di cui 40 ( 80% ) con risposta completa.
Inoltre, la malattia minima residua non-rilevabile nel sangue periferico è stata raggiunta nell'87% dei casi.
A 2 anni, 24 dei 35 pazienti valutabili ( 69% ) hanno potuto interrompere Ibrutinib a causa di malattia minima residua non-rilevabile.
4 pazienti hanno presentato progressione della malattia; tre erano linfomi mantellari non-linfonodali e portavano un'elevata complessità genomica e mutazioni TP53 al momento dell'arruolamento. Non è stata osservata alcuna tossicità inaspettata tranne un paziente con grave anemia aplastica.
La combinazione di Ibrutinib e Rituximab in prima linea raggiunge un alto tasso di risposta completa e malattia minima residua non-rilevabile nelle forme cliniche indolenti di linfoma mantellare.
L'interruzione sembra appropriata nei casi con malattia minima residua non-rilevabile, ad eccezione dei casi con mutazione TP53. ( Xagena2022 )
Giné E et al, J Clin Oncol 2022; 40: 1196-1205
Emo2022 Onco2022 Farma2022
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...