Il peptide CGRP ha un ruolo chiave nella cefalea a grappolo
E' stato condotto uno studio randomizzato, controllato con placebo, in doppio cieco, e con disegno a doppio crossover, presso il Danish Headache Center - Rigshospitalet a Glostrup, in Danimarca.
In due giorni diversi, 37 pazienti con cefalea a grappolo hanno ricevuto una infusione della durata di 20 minuti contenente rispettivamente 1.5 microg/min of CGRP ( peptide correlato al gene della calcitonina ) oppure placebo.
L'endpoint primario era rappresentato da: differenza nell’incidenza di attacchi di cefalea, differenza nell’area sotto la curva ( AUC ) per il punteggio di intensità del dolore ( 0-90 minuti ) e differenza nel tempo per arrivare al picco della cefalea con CGRP o placebo.
L’analisi ha riguardato 32 pazienti di età media 37 anni. L’84.4% di quelli che hanno terminato lo studio erano uomini.
CGRP ha scatenato un attacco in 8 su 9 pazienti in fase attiva contro 1 su 9 con placebo ( AUC 0-90 media per CGRP = 1.903 vs placebo = 0.343 ) e in 7 su 14 con cefalea cronica versus nessuno con placebo ( AUC 0-90 media per CGRP = 1.214 vs placebo = 0.036 ).
Non si sono verificati attacchi nei pazienti in remissione ( AUC 0-90 media per CGRP = 0.187 vs placebo = 0.019 ).
La cefalea a grappolo è una condizione invalidante, e le opzioni terapeutiche sono limitate. ( Xagena2018 )
Fonte: JAMA Neurology, 2018
Neuro2018
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