Il rischio di scompenso cardiaco può essere maggiore nelle donne in postmenopausa
Le donne in postmenopausa con un periodo riproduttivo più breve hanno mostrato un più alto rischio di scompenso cardiaco incidente e le donne, che non avevano mai partorito, hanno presentato un aumento del rischio di scompenso cardiaco e frazione di eiezione conservata [ HFpEF ].
Sono stati esaminati i dati di 28.516 donne in postmenopausa che avevano preso parte allo studio WHI ( Women’s Health Initiative ) per determinare il legame tra il rischio di scompenso cardiaco e i fattori riproduttivi.
Le pazienti con preesistente malattia cardiovascolare come ictus, scompenso cardiaco, malattia coronarica o infarto miocardico, sono state escluse dallo studio.
Le pazienti sono state seguite per una media di 13.1 anni.
L'età media per le donne era di 63 anni allo screening, 13 anni al menarca e 47 anni alla menopausa.
La durata totale dello stato riproduttivo per tutte le donne era di 34 anni.
L'esito primario era il tempo di prima ospedalizzazione per insufficienza cardiaca acuta scompensata definita o probabile o per insufficienza cardiaca stabile.
Altri esiti comprendevano: il tempo per l'insorgenza di scompenso cardiaco e frazione d'eiezione conservata ( frazione eiezione del 50% ) o scompenso cardiaco con una frazione di eiezione ridotta ( frazione di eiezione inferiore al 50% ).
L'ospedalizzazione per scompenso cardiaco si è verificata nel 5.2% delle donne ( n=1.494 ).
Quelle con una più breve durata riproduttiva avevano un rischio maggiore di scompenso cardiaco ( hazard ratio, HR = 0.99 all'anno, IC 95%, 0.98-0.99 ), con un hazard ratio aggiustato a 5 anni di 0.95 ( IC 95%, 0.91-0.99 ).
Dopo aggiustamento per l'età, un aumentato rischio di scompenso cardiaco è risultato correlato alle donne che avevano partorito prima dell'età di 20 anni ( HR= 1.42; IC 95%, 1.16-1.75 ) o a nulliparità ( HR=1,8; IC 95%, 1.07- 3.03 ).
Dopo aggiustamento per le multivariabili, le correlazioni non erano statisticamente significative sia per la nulliparità ( HR= 1.7, IC 95%, 0.95-3.03 ) sia per la gravidanza in più giovane età ( HR=1.42; IC 95%, 1.16-1.75 ).
Le donne con nulliparità avevano un rischio statisticamente aumentato per insufficienza cardiaca nei modelli corretti per le multivariabili ( HR=2.75, IC 95%, 1.16-6.52 ) e modelli aggiustati per l'età ( HR=2.57; IC 95%, 1.22-5.44 ).
L'età precoce per la menopausa era correlata a un legame tra l'aumentato rischio per scompenso cardiaco e la più breve durata della riproduzione ( HR=0.99 per anno supplementare prima della menopausa; IC 95%, 0.98-0.99 ).
Il legame è stato osservato anche nelle donne con menopausa naturale ( HR=0.97 all'anno prima della menopausa naturale, IC 95%, 0.96-0.99 ). ( Xagena2017 )
Fonte: Journal of American College of Cardiology, 2017
Cardio2017 Gyne2017
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...