Il trattamento con inibitori del TNF non è associato ad aumento del rischio di infezione delle vie respiratorie
La terapia anti-TNF ( anti-fattore di necrosi tumorale ) per la psoriasi non sembra potenziare l'infezione respiratoria.
Non è stato riscontrato alcun aumento del rischio di infezioni del tratto respiratorio nei pazienti con psoriasi che assumevano inibitori del fattore di necrosi tumorale.
Sebbene le terapie immunitarie mirate debbano essere intraprese con cautela durante la pandemia di malattia da coronavirus ( COVID-19 ), la terapia anti-TNF non sembra potenziare l'infezione respiratoria.
I dati sono stati estratti da studi di fase 3 controllati con placebo che hanno valutato il trattamento con inibitori del TNF per la psoriasi.
Le terapie studiate includevano Adalimumab, Infliximab, Etanercept e Certolizumab.
I dati sugli eventi avversi sono stati estratti e raggruppati.
Nel complesso, il rischio di infezione del tratto respiratorio non era significativamente aumentato nel gruppo inibitori del TNF ( dati aggregati ) rispetto al gruppo placebo ( odds ratio [ OR ], 1.08; IC 95%, 0.84-1.38; P = 0.55 ).
Questa tendenza è persistita nelle analisi stratificate per meccanismo d'azione, struttura del farmaco e dosaggio.
Anche Certolizumab non è risultato associato a un aumento del rischio di infezioni del tratto respiratorio rispetto al placebo ( OR, 1.18; IC 95%, 0.50-2.79; P = 0.70 ).
Sebbene le analisi non abbiano mostrato alcun aumento del rischio di infezioni del tratto respiratorio nei pazienti che fanno uso di inibitori del TNF, l'eterogeneità tra gli studi può limitare l'affidabilità di questi risultati.
Inoltre, i risultati dovrebbero essere estrapolati con cautela; altri agenti biologici che prendono di mira l'interleuchina-17 ( Il-17 ) e l'interleuchina-23 ( IL-23 ) possono avere profili di rischio diversi rispetto agli inibitori del TNF. ( Xagena2020 )
Fonte: Journal of American Academy of Dermatology, 2020
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