Influenze in utero e perinatali sul rischio di suicidio
Condizioni avverse in utero e perinatali potrebbero contribuire ad un aumentato rischio di suicidio per tutta la durata della vita; tuttavia, l'evidenza esistente è scarsa e contraddittoria.
Sono state studiate le esposizioni in utero e perinatali associate al suicidio, al tentativo di suicidio e all'idea suicidaria.
È stata fatta una revisione sistematica e una meta-analisi di studi prospettici basati sulla popolazione che hanno studiato l'associazione tra fattori in utero e perinatali e suicidio, tentativo di suicidio e ideazione di suicidio.
Sono state estratte informazioni formali come Paese, anno, durata del follow-up e numero di casi e non-casi esposti e non-esposti a ciascun fattore di rischio, e sono stati calcolati gli odds ratio ( OR ) aggregati.
Sono stati identificati 42 studi ammissibili; avevano un basso rischio di confondimento ( punteggio di qualità mediano 9/9 ).
Le caratteristiche familiari o dei genitori, come per esempio ordine di nascita elevato ( per esempio, per il quarto nato o nato successivamente versus primogenito, OR aggregato 1.51 ), madri adolescenti ( 1.80 ), madri single ( 1.57 ); gli indici di posizione socioeconomica, come basso livello di istruzione materno ( 1.36 ) e paterno ( 1.38 ); e la crescita fetale ( basso peso alla nascita 1.30 e neonato piccolo per età gestazionale 1.18 ) sono stati associati a un più alto rischio di suicidio.
L'età del padre, la bassa età gestazionale, le caratteristiche ostetriche ( per esempio taglio cesareo ) e le condizioni o l'esposizione durante la gravidanza ( per esempio abitudine al fumo o malattia ipertensiva materne ) non sono state associate a un più alto rischio di suicidio.
Modelli simili di associazioni sono stati osservati per tentativi di suicidio e ideazione suicidaria; tuttavia, questi risultati erano basati su un numero inferiore di studi.
Nella meta-regressione, le differenze nella lunghezza del follow-up hanno spiegato la maggior parte dell'eterogeneità tra gli studi ( I2 iniziale variava da 0 a 79.5 ).
Questi risultati hanno indicato che le caratteristiche prenatali e perinatali sono associate a un aumentato rischio di suicidio durante il corso della vita, supportando l’origine dello sviluppo di ipotesi sulla salute e sulle malattie per il suicidio.
Il basso numero di studi per alcuni fattori di rischio, in particolare per tentativi di suicidio e ideazione, lascia lacune nelle conoscenze che devono essere affrontate.
I meccanismi alla base delle associazioni segnalate e la loro natura causale rimangono ancora non ben definiti. ( Xagena2019 )
Orri M et al, Lancet Psychiatry 2019; 6: 477-492
Psyche2019 Gyne2019
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...