Inrebic per i pazienti con mielofibrosi primaria o secondaria intermedia-2 o ad alto rischio, approvato dalla FDA
La FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato Inrebic ( Fedratinib ) per gli adulti con mielofibrosi primaria o secondaria ( post-policitemia vera o post-trombocitemia essenziale ) intermedia-2 o ad alto rischio.
L'efficacia è stata studiata in JAKARTA, uno studio in doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo che ha riguardato 289 pazienti con mielofibrosi intermedia-2 o ad alto rischio, mielofibrosi post-policitemia vera o mielofibrosi post-trombocitemia essenziale con splenomegalia.
I pazienti sono stati randomizzati a ricevere Fedratinib 500 mg ( n = 97 ), 400 mg ( n = 96 ) oppure placebo ( n = 96 ) una volta al giorno per almeno 6 cicli.
L'endpoint primario di efficacia era la percentuale di pazienti che raggiungevano una riduzione maggiore o uguale al 35% dal basale del volume della milza alla fine del ciclo 6, misurato mediante risonanza magnetica o tomografia computerizzata a scansione dopo 4 settimane.
Dei 96 pazienti trattati con la dose raccomandata ( 400 mg ) di Fedratinib, 35 ( 37% ) hanno ottenuto una riduzione maggiore o uguale al 35% del volume della milza, rispetto a 1 su 96 pazienti che hanno ricevuto placebo ( p inferiore a 0.0001 ).
La durata mediana della risposta splenica è stata di 18.2 mesi per il gruppo Fedratinib 400 mg.
Inoltre, il 40% dei pazienti che ha ricevuto 400 mg ha manifestato una riduzione maggiore o uguale al 50% dei sintomi correlati alla mielofibrosi, mentre solo il 9% dei pazienti trattati con placebo ha manifestato un declino di questi sintomi.
La scheda tecnica di Inrebic include un Boxed Warning con l'obiettivo di informare gli operatori sanitari e i pazienti sul rischio di encefalopatia grave e fatale, inclusa l'encefalopatia di Wernicke.
L'FDA raccomanda agli operatori sanitari di valutare i livelli di tiamina in tutti i pazienti prima di iniziare Fedratinib, periodicamente durante il trattamento e quando clinicamente indicato.
Se si sospetta l'encefalopatia, Fedratinib deve essere immediatamente sospeso e deve essere iniziata la somministrazione di Tiamina parenterale.
Le reazioni avverse più comuni ( maggiori o uguali al 20% ) nei pazienti che hanno ricevuto Fedratinib sono state: diarrea, nausea, anemia e vomito.
La dose raccomandata di Fedratinib è di 400 mg per via orale una volta al giorno con o senza cibo per i pazienti con una conta piastrinica al basale maggiore o uguale a 50 x 10(9)/L.
E' necessario ridurre la dose per i pazienti che assumono potenti inibitori del CYP3A o per i pazienti con grave insufficienza renale. ( Xagena2019 )
Fonte: FDA, 2019
Emo2019 Onco2019 Farma2019
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