La milza dei pazienti con mielofibrosi ospita cellule stromali mesenchimali difettose
L'emopoiesi splenica è una caratteristica importante nel corso della mielofibrosi. Infatti, la milza di pazienti con mielofibrosi contiene cellule staminali ematopoietiche maligne che mantengono un programma di differenziazione completo, suggerendo sia un ruolo cardine della milza nel mantenimento della malattia sia una stretta regolazione dell'ematopoiesi da parte del microambiente splenico, in particolare dalle cellule stromali mesenchimali ( MSC ).
Poco si sa sulle cellule stromali mesenchimali spleniche ( Sp-MSC ), sia nel contesto normale che in quello patologico.
In uno studio sono state espanse in vitro e caratterizzate sp-MSC da 25 pazienti con mielofibrosi e 13 soggetti sani.
I partecipanti allo studio condividevano fenotipo simile, cinetica della crescita e capacità di differenziazione.
Nei pazienti con mielofibrosi cellule stromali mesenchimali spleniche esprimevano livelli significativamente inferiori di nestina, e hanno favorito la differenziazione dei megacariociti in vitro in misura maggiore rispetto alla loro controparte normale.
Inoltre, hanno mostrato una significativa sovraregolazione dei geni della metalloproteasi della matrice 2 ( MMP2 ) e della fibronectina 1 ( FN1 ) sia a livello di espressione di mRNA che a livello di proteina e, infine, hanno sviluppato anomalie genetiche che non sono mai state rilevate nelle cellule MSC della milza derivate da soggetti sani.
I dati hanno indicato l'esistenza di una nicchia splenica difettosa nei pazienti con mielofibrosi che potrebbe essere responsabile di alcune caratteristiche patologiche della malattia, tra cui l'aumento del traffico di cellule CD34+ e l'espansione della linea megacariocitaria. ( Xagena2018 )
Avanzini MA et al, Am J Hematol 2018; 93: 615-622
Emo2018 Onco2018
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...