Liso-cel ha migliorato in modo significatio gli esiti nel linfoma diffuso a grandi cellule B di seconda linea
Lisocabtagene maraleucel ( Breyanzi; Liso-cel ), come seconda linea, ha più che quadruplicato la sopravvivenza libera da eventi ( EFS ), rispetto alla terapia standard per i pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) recidivato o refrattario.
Lisocabtagene maraleucel, una terapia CAR-T diretta contro CD19, ha anche conferito vantaggi significativi nella sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) e nel tasso di risposta completa ( ORR ).
La chemioterapia di salvataggio ha rappresentato per due decenni l'unica scelta per i pazienti con linfoma diffuso a cellule B che avevano una malattia refrattaria primaria o in presenza di una recidiva entro 1 anno dalla chemioterapia di prima linea. Di questi pazienti, normalmente solo un terzo risponde alla terapia e circa un quarto ha remissioni a lungo termine.
Lo studio multicentrico TRANSFORM ha valutato Lisocabtagene maraleucel come terapia di seconda linea per gli adulti con linfoma diffuso a grandi cellule B precedentemente trattato rispetto al trattamento standard, che includeva la terapia di salvataggio seguita da chemioterapia ad alte dosi e trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche.
L'analisi ha incluso 184 pazienti. I ricercatori hanno assegnato in modo casuale 92 pazienti ( età media, 60 anni; intervallo, 20-74; 48% uomini ) a Liso-cel; gli altri 92 pazienti ( età media 58 anni; range 26-75; 66% uomini ) hanno ricevuto la terapia standard.
Quasi tre quarti dei pazienti in ciascun gruppo di trattamento erano refrattari alla terapia di prima linea.
Quarantatre ( 46.7% ) pazienti nel gruppo terapia standard hanno ricevuto una terapia di salvataggio seguita da chemioterapia ad alte dosi e trapianto allogenico.
In 58 pazienti ( 65% ) nel gruppo Liso-cel è stata instaurata una terapia ponte prima dell'infusione di cellule CAR-T.
Il follow-up mediano è stato di 6.2 mesi ( intervallo 0.9-20 ).
Lo studio ha raggiunto il suo endpoint primario, poiché Liso-cel ha migliorato significativamente la sopravvivenza mediana libera da eventi, rispetto alla terapia standard ( 10.1 versus 2.3 mesi; hazard ratio, HR = 0.34; P inferiore a 0.0001 ).
Liso-cel ha anche aumentato significativamente la sopravvivenza mediana senza progressione ( 14.8 vs 5.7 mesi; HR=0.4; P = 0.0001 ).
Il 66% dei pazienti assegnati a Liso-cel ha ottenuto una risposta completa alla terapia, rispetto al 39% dei pazienti assegnati al trattamento standard ( P inferiore a 0.0001 ).
La sopravvivenza mediana globale è risultata aumentata nel gruppo Liso-cel al momento del cutoff dei dati; tuttavia, i dati non sono ancora maturi ( HR=0.5; IC 95%, 0.25-1 ).
Non sono stati riportati casi di sindrome da rilascio di citochine ( CTS ) di grado 4 o 5 oppure neurotossicità, e non si sono verificati decessi correlati al trattamento.
Quasi la metà ( 49% ) di tutti i pazienti ha manifestato sindrome da rilascio di citochine, ma la maggior parte dei casi era di grado 1 o 2. Solo un paziente ha sviluppato sindrome CRS di grado 3.
Il 12% dei pazienti ha manifestato neurotossicità, la maggior parte con eventi di basso grado.
Quattro pazienti ( 4% ) hanno presentato neurotossicità di grado 3.
La maggior parte dei pazienti trattati con Liso-cel ha riportato una migliore qualità di vita dopo il trattamento.
La bassa incidenza di sindrome da rilascio di citochine e di neurotossicità ha permesso a molti pazienti di rimanere in ambito ambulatoriale dopo l'infusione di cellule CAR-T.
Questo studio non solo ha dimostrato che Lisocabtagene maraleucel è più efficace, ma presenta un profilo di sicurezza gestibile. ( Xagena2021 )
Fonte: American Society of Hematology ( ASH ) Annual Meeting, 2021
Emo2021 Onco2021 Med2021 Farma2021
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...