Lo stato di infezione da HIV non sembra influire sugli esiti nel linfoma di Hodgkin classico in fase avanzata
Lo stato di HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) non ha influenzato gli esiti dopo la chemioterapia di prima linea per i pazienti con linfoma di Hodgkin classico avanzato.
Sebbene il tempo di follow-up tra i pazienti con infezione da virus HIV sia stato più breve, la prognosi in termini di sopravvivenza globale ( OS ) è risultata simile. Non è stata osservata alcuna differenza nella probabilità di ottenere la remissione completa tra i gruppi.
Il linfoma di Hodgkin classico rappresenta circa il 95% dei linfomi di Hodgkin.
L'incidenza del linfoma di Hodgkin classico è 5-20 volte più alta tra gli individui con infezione da HIV; l'impiego di una terapia antiretrovirale combinata e un'alta conta di CD4 sembrano contribuire a questo rischio elevato.
L'età media del linfoma di Hodgkin classico associata ad infezione da HIV varia da 40 a 49 anni e tende a manifestarsi in una fase successiva e con malattia extranodale.
Il trattamento raccomandato per il linfoma di Hodgkin classico associato ad HIV è la chemioterapia ABVD di prima linea, che consiste in Doxorubicina, Bleomicina, Vinblastina e Dacarbazina, associata alla terapia antiretrovirale combinata ( cART ).
Tuttavia, gli esiti dopo chemioterapia ABVD di prima linea per gli individui con infezione da HIV non sono stati ben definiti.
E' stato condotto uno studio osservazionale caso-controllo per confrontare gli esiti in base allo stato di HIV tra 79 uomini con linfoma di Hodgkin classico in stadio avanzato.
Tutti gli uomini hanno ricevuto la chemioterapia ABVD di prima linea presso un Centro di riferimento nazionale a Città del Messico nel periodo 2004-2018.
La coorte era composta da 21 uomini con infezione da HIV ( età media, 42.9 anni anni ) e 58 uomini senza HIV ( età media, 45.1 anni anni ).
Tra gli uomini con infezione da HIV, il tempo mediano dalla diagnosi di HIV alla diagnosi di linfoma di Hodgkin classico era di 40 mesi, e il 90.5% di questi pazienti stava ricevendo una terapia antiretrovirale combinata al momento della diagnosi di linfoma.
Il sottotipo istologico più comune era la cellularità mista, con una prevalenza di circa il 38% nei gruppi HIV e no-HIV.
Gli uomini con infezione da HIV avevano una conta leucocitaria significativamente inferiore ( 4.6 x 10(3) cellule/ml contro 6.7 x 10(3) cellule/ml; P = 0.02 ).
Sono state esaminate le biopsie di 18 uomini con HIV per il virus Epstein-Barr ( EBV ) e tutte sono risultate positive.
La risposta completa, la sopravvivenza globale ( OS ) e la sopravvivenza libera da recidiva ( RFS ) erano le principali misure di esito.
Il follow-up mediano è stato di 10 mesi per quelli con infezione da HIV, e di 45 mesi per quelli senza ( P = 0.01 ).
Sono state riportate differenze statisticamente significative nei tassi di risposta completa ( 61.1% versus 66.1% ), risposta parziale ( 5.6% vs 5.4% ) o ricaduta ( 12.5% vs 30.3% ) tra uomini con infezione da HIV e quelli senza.
Gli uomini senza infezione da HIV hanno raggiunto una sopravvivenza libera da recidiva significativamente più lunga ( 51 mesi vs 24 mesi; P = 0.03 ).
All'ultimo follow-up, 6 uomini ( 28.6% ) con infezione da HIV e 16 uomini ( 27.6% ) senza HIV sono deceduti.
La sopravvivenza globale mediana non è stata raggiunta in nessuno dei due gruppi.
In conclusione, la sopravvivenza libera da recidiva è risultata statisticamente diversa tra i due gruppi ed era più breve nel linfoma di Hodgkin classico associato al virus HIV, ma poiché la sopravvivenza globale in entrambi i gruppi è rimasta simile, è possibile che la chemioterapia di salvataggio sia efficace per i pazienti con recidiva.
L'età di 45 anni o più ( P = 0.02 ) e il linfoma di Hodgkin classico in stadio IV ( P = 0.03 ) erano fattori prognostici avversi e il punteggio IPS ( International Prognostic Score ) maggiore di 3 era in grado di predire in modo significativo la mortalità ( P = 0.01 ). ( Xagena2020 )
Fonte: Society of Hematologic Oncology ( SOHO ) Virtual Meeting, 2020
Emo2020 Onco2020 Inf2020 Farma2020
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...