Magrolimab in combinazione con Azacitidina nei pazienti con sindromi mielodisplastiche ad alto rischio
Magrolimab è un anticorpo monoclonale che blocca il cluster di differenziazione 47 ( CD47 ), un segnale don’t-eat-me sovraespresso sulle cellule tumorali.
Il blocco di CD47 da parte di Magrolimab promuove la fagocitosi mediata dai macrofagi delle cellule tumorali ed è sinergico con l'Azacitidina, che aumenta l'espressione dei segnali eat-me.
Sono stati riportati i dati finali di fase Ib nei pazienti con sindromi mielodisplastiche ( MDS ) ad alto rischio non-trattate con Magrolimab e Azacitidina.
I pazienti con sindromi mielodisplastiche a rischio intermedio / alto / molto alto ( Revised International Prognostic Scoring System ) non-trattati in precedenza hanno ricevuto Magrolimab per via endovenosa come dose iniziale 1 mg/kg seguita da un incremento fino a una dose di mantenimento di 30 mg/kg una volta a settimana o ogni 2 settimane.
Azacitidina 75 mg/m2 è stata somministrata per via endovenosa / sottocutanea una volta al giorno nei giorni 1-7 di ogni ciclo di 28 giorni.
Gli endpoint primari erano la sicurezza / tollerabilità e il tasso di remissione completa ( CR ).
Sono stati trattati 95 pazienti. Il rischio secondo il Revised International Prognostic Scoring System è risultato intermedio / alto / molto alto rispettivamente nel 27%, 52% e 21%.
59 pazienti ( 62% ) avevano una citogenetica a basso rischio e 25 ( 26% ) avevano una mutazione TP53.
Gli effetti avversi più comuni emersi dal trattamento includevano costipazione ( 68% ), trombocitopenia ( 55% ) e anemia ( 52% ).
La variazione mediana dell'emoglobina dal basale alla prima valutazione post-dose è stata di -0.7 g/dl.
Il tasso di remissione completa ( CR ) e il tasso di risposta globale ( ORR ) sono stati rispettivamente del 33% e del 75%.
Il tempo mediano alla risposta, la durata della risposta completa, la durata della risposta complessiva e la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) sono stati rispettivamente di 1.9, 11.1, 9.8 e 11.6 mesi.
La sopravvivenza globale ( OS ) mediana non è stata raggiunta con un follow-up di 17.1 mesi.
Nei pazienti con mutazione TP53, il 40% ha raggiunto la remissione completa con sopravvivenza globale mediana di 16.3 mesi.
34 pazienti ( 36% ) sono stati sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali con il 77% di sopravvivenza globale a 2 anni.
Magrolimab + Azacitidina è risultato ben tollerato con promettente efficacia nei pazienti con sindromi mielodisplastiche ad alto rischio non-trattati, compresi quelli con mutazioni TP53.( Xagena2023 )
Sallman DA et al, J Clin Oncol 2023; 41: 2815-2826
Emo2023 Onco2023 Farma2023
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...