Mieloma multiplo di nuova diagnosi: l'aggiunta di Isatuximab al regime KRd ha migliorato la negatività per malattia minima residua
I risultati dello studio di fase 3 IsKia ha mostrato che nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi idonei al trapianto autologo di cellule staminali, l’aggiunta di Isatuximab ( Sarclisa ), un anticorpo anti-CD38, all’induzione e al consolidamento con la tripletta Carfilzomib - Lenalidomide - Desametasone ( regime KRd ) ha aumentato i tassi di negatività per la malattia minima residua ( MRD ).
IsKia è uno studio multicentrico internazionale, randomizzato e controllato, che ha arruolato 302
pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi di età inferiore a 70 anni e idonei al trapianto.
I partecipanti sono stati assegnati secondo un rapporto di randomizzazione 1:1 al trattamento con Isatuximab più KRd ( quadripletta Isa-KRd ) o la sola tripletta KRd.
I pazienti sono stati sottoposti a 4 cicli di trattamento come induzione, seguito da trapianto autologo, e hanno poi effettuato il consolidamento con Isa-KRd o regime KRd. Sono stati effettuati 4 cicli di consolidamento con la stessa schedula di dosaggio dell’induzione, seguiti da 12 cicli di consolidamento a dosi inferiori.
L’endpoint primario dello studio era il tasso di negatività per la malattia minima residua, valutata mediante sequenziamento di nuova generazione ( NGS ) con una sensibilità di 10-5, dopo il consolidamento nella popolazione ITT ( Intention-To-Treat ).
La malattia minima residua è stata valutata in tutti i pazienti che hanno ottenuto almeno una risposta parziale molto buona ( VGPR ).
Gli endpoint secondari chiave erano il tasso di negatività per MRD ( misurata con una sensibilità di 10-5 ) dopo l’induzione, e la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ).
Il cut-off dei dati per l’analisi è stato il 22 maggio 2023.
Sono stati presentati i risultati osservati dopo i primi 4 cicli di consolidamento.
Le caratteristiche di base dei pazienti erano ben bilanciate nei due bracci. Il 18% nel braccio Isa-KRd e il 19% nel braccio KRd presentava anomalie citogenetiche associate a un alto rischio, come una delezione del cromosoma 17p e/o le traslocazioni (t) (4;14) e/o (14;16); il 9% e l’8% aveva almeno due anomalie citogenetiche associate a un alto rischio.
A un follow-up mediano di 21 mesi, l’83% dei pazienti nel braccio assegnato a Isa-KRd e il 90% nel braccio KRd avevano completato l’induzione e il consolidamento.
Dopo il consolidamento, la percentuale di pazienti in cui è stata raggiunta almeno una risposta parziale molto buona è risultata del 94% in entrambi i bracci, mentre il tasso di risposta completa o migliore è risultato del 74% nel braccio Isa-KRd e 72% nel braccio KRd e quello di risposta completa stringente, rispettivamente del 64% e 67%.
Il tasso di negatività per malattia minima residua post-consolidamento è risultato significativamente più elevato nel braccio Isa-KRd rispetto al braccio KRd, e i tassi di negatività per MRD sono aumentati nel tempo.
Il tasso di negatività per MRD misurata con una sensibilità di 10-5 è risultato del 45% nel braccio trattato con la quadripletta versus 26% in quello assegnato alla sola tripletta dopo
l’induzione ( odds ratio, OR 2,34; P minore di 0,001 ), rispettivamente del 64% e del 49% dopo il trapianto ( OR 1,93; P = 0,006 ) e 77% vs 67% dopo il consolidamento ( OR 1,67; P = 0,049 ).
Quando la malattia minima residua è stata misurata con una sensibilità di 10-6, il tasso di negatività per MRD è risultato rispettivamente del 27% versus 14% dopo l’induzione ( OR 2,36; P = 0,004 ), 52% vs 27% dopo il trapianto ( OR 3,01; P minore di 0,001 ) e 67% vs 48% ( OR
2,29; P minore di 0,001 ) dopo il consolidamento.
Il tasso di negatività per MRD post-consolidamento è risultato superiore con Isa-KRd in tutti i sottogruppi analizzati.
Nei pazienti con citogenetica ad altissimo rischio, il tasso di negatività della malattia minima residua è risultato del 77% con Isa-KRd e 53% con KRd quando la malattia minima residua è stata misurata con una sensibilità di 10-5 e rispettivamente del 77% vs 27% quando la malattia minima residua è stata misurata con una sensibilità pari a 10-6.
La tossicità della quadripletta Isa-KRd è risultata gestibile in entrambi i bracci. E' stato osservato un lieve aumento della tossicità ematologica nel braccio Isa-KRd rispetto al braccio KRd ( rispettivamente, 55% e 44% ), dettato principalmente da un aumento della neutropenia ( 41% e 36% ).
Non è stata riscontrata neuropatia periferica di grado 3 o superiore in nessuno dei due bracci, e non è stata riscontrata nessuna differenza significativa per quanto riguarda la tossicità cardiaca ( 7% e 13% ) o vascolare ( 19% e 22% ).
Gli eventi avversi più comuni di grado 3 o superiore correlati al trattamento sono stati: neutropenia ( 36% e 22% ), trombocitopenia ( 15% e 17% ) e infezioni, esclusa l'infezione da SARS-CoV-2 ( 15% vs 11% ). L’infezione da SARS-CoV-2 ha avuto una incidenza rispettivamente del 26% e del 19%.
I pazienti che hanno interrotto il trattamento a causa di tossicità sono stati, rispettivamente, il 6% e il 5%.
Sono stati segnalati 4 decessi correlati al trattamento nel braccio IsaKRd ( 2 associati all’infezione da SARS-CoV-2, 1 causato da polmonite e 1 da embolia polmonare ), e 1 nel braccio KRd ( dovuto a shock settico ). ( Xagena2023 )
Gay F et al, Blood 2023; 142 ( Supplement 1 ):4 [ 65th American Society of Hematology Annual Meeting 2023 ]
Emo2023 Onco2023 Farma2023
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...