Pembrolizumab ha dimostrato di essere sicuro ed efficace nel tumore della cervice
In uno studio di fase Ib, KEYNOTE-028, Pembrolizumab ( Keytruda ) è risultato attivo nel tumore alla cervice con un profilo di sicurezza simile a quello rilevato da studi precedenti con l'inibitore PD-1.
Quattro donne su 24 hanno presentato risposte parziali ( PR ) per un tasso di risposta globale ( ORR ) del 17% ( IC 95%, 5-37% ); 3 malattia stabile ( 13%, IC 95%, 3-32% ) e 16 malattia in progressione ( 67%, IC 95%, 45-84% ).
KEYNOTE-028 è uno studio di fase Ib, multicentrico, a singolo braccio, che ha valutato la sicurezza e l'efficacia di Pembrolizumab in 20 differenti tumori solidi avanzati PD-L1-positivi.
I dati qui presentati derivano da una analisi di 24 donne con il cancro alla cervice PD-L1-positivo, in fase avanzata.
Diciotto pazienti ( 75% ) hanno espresso PD-L1 solo nel tumore, mentre 6 ( 25% ) erano PD-L1-positivi nel tumore e nello stroma.
Le pazienti sono state assegnate a 10 mg/kg di Pembrolizumab come infusione endovenosa di 30 minuti ogni 2 settimane fino a 24 mesi o fino al ritiro del consenso, progressione radiografica confermata, tossicità inaccettabile o decisione dello sperimentatore.
Il trattamento poteva essere sospeso nelle pazienti che presentavano eventi avversi intollerabili o persistenti di grado 2 correlati al trattamento.
Inoltre il trattamento veniva interrotto se la tossicità non diventava di grado 0-1 entro 12 settimane.
Tutte le pazienti presentavano malattie metastatiche, che si trovavano più frequentemente nei linfonodi ( 67% ), nel polmone ( 38% ), nel bacino ( 38% ) e nel fegato ( 25% ).
Ventidue pazienti ( 92% ) avevano ricevuto in precedenza radioterapia, e 15 ( 63% ) avevano ricevuto due o più linee di chemioterapia per malattia avanzata.
Tutte le pazienti avevano ricevuto una chemioterapia a base di Platino prima dell'inizio dello studio, e 10 pazienti su 24 ( 42% ) erano state trattate in precedenza con Bevacizumab.
La sopravvivenza mediana senza progressione in tutte le pazienti era di 2 mesi ( IC 95%, 2-3) con un tasso del 21% a 6 mesi e del 4% a 12 mesi.
La sopravvivenza globale mediana in tutte le pazienti era di 11 mesi ( IC 95%, 4-15 ) con un tasso a 6 mesi del 67%, e del 40% a 12 mesi.
Il tempo mediano di risposta nelle 4 pazienti che hanno raggiunto risposta parziale è stato di 1.9 mesi ( range, 1.7-8.2 ).
La durata mediana di risposta ( DOR ) per le donne responder è stata di 5.4 mesi ( range, 4.1-7.5 ).
Due delle 4 pazienti che hanno presentato risposta parziale hanno mostrato una risposta per più di 6 mesi.
I campioni tumorali di tutte e 4 le pazienti con risposta parziale avevano espressione di PD-L1 solo nel tumore.
Al momento del cut-off dei dati, il follow-up mediano era di 11.0 mesi ( range, 1.3-32.2 mesi ).
Diciotto pazienti hanno manifestato eventi avversi correlati al trattamento con Pembrolizumab. Il rash ( 21% ) e la piressia ( 17% ) hanno interessato il 10% o più dei pazienti.
Tutte le pazienti hanno interrotto il trattamento durante lo studio, 4 ( 17% ) a causa di eventi avversi, 1 ( 4% ) a causa della decisione del medico e 19 ( 79% ) a causa della progressione della malattia.
Cinque pazienti hanno sperimentato eventi avversi correlati al trattamento di grado 3, tra cui neutropenia, rash, colite, sindrome di Guillain-Barre e proteinuria.
Non ci sono stati eventi avversi correlati al trattamento di grado 4 e nessun decesso associato al trattamento.
Quattro pazienti ( 17% ) hanno sperimentato eventi avversi gravi che sono stati considerati correlati al trattamento, tra cui 1 caso ciascuno di rash di grado 3, colite e sindrome di Guillain-Barre, e 1 caso di piressia di grado 2.
Due pazienti hanno interrotto il trattamento a causa della colite correlata al trattamento di grado 3 e della sindrome di Guillain-Barre. Dopo la sospensione, la paziente con sindrome di Guillain-Barre, sottoposta a trattamento con Tegeline, ha recuperato.
Sei pazienti hanno presentato un evento avverso immuno-mediato, incluso il rash cutaneo di grado 3 ( n=2 ), colite ( n=1 ) e sindrome di Guillain-Barre ( n=1 ) e 1 ciascuno ipertiroidismo e ipotiroidismo di grado 2. ( Xagena2017 )
Fonte: Journal of Clinical Oncology, 2017
Onco2017 Gyne2017 Farma2017
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...