Persone in età pediatrica: elementi che permettono di differenziare la sindrome infiammatoria multisistemica da COVID-19
Uno studio che ha coinvolto più di 1.000 pazienti ha identificato il coinvolgimento cardiaco, l'età e la razza come caratteristiche che potrebbero differenziare nelel persone in età pediatrica la sindrome infiammatoria multisistemica da COVID-19 ( MIS-C ) in forma grave.
Sono stati presi in esame una serie di casi che ha riguardato 1.116 pazienti di età inferiore ai 21 anni del Overcoming COVID-19 Network, che sono stati ricoverati in 31 Stati dal 15 marzo al 31 ottobre; di questi, 539 ( 48% ) con sindrome MIS-C e 577 ( 52% ) con malattia COVID-19 in fase acuta.
Tra quelli con sindrome MIS-C, il 52% aveva un test PCR a trascrizione inversa ( RT-PCR ) positivo per SARS-CoV-2, il 45% era positivo solo per gli anticorpi, il 31% era positivo per entrambi e il 19% non aveva eseguito il test degli anticorpi.
Tra i sintomi e i segni, solo i reperti mucocutanei differivano nella prevalenza, comparendo nel 66.8% ( IC 95%, 63-71% ) dei pazienti con sindrome MIS-C contro il 10.2% ( IC 95%, 8-13% ) dei pazienti con COVID-19.
Il coinvolgimento cardiaco era più comune tra i partecipanti con sindrome MIS-C ( 66.7%; IC 95%, 63-71% ) rispetto a COVID-19 ( 11.8%; IC 95%, 9-15% ).
In entrambe le coorti, l'80% dei pazienti ha manifestato un grave coinvolgimento respiratorio.
Inoltre, i pazienti con diagnosi di sindrome MIS-C presentavano una maggiore probabilità di avere un'età compresa tra 6 e 12 anni ( 40.8% vs 19.4%; differenza di rischio [ RD ] = 21.4% [ IC 95%, 16.1-26.7% ] ); essere di razza nera ( 32.3% vs 21.5%; RD = 10.8% [ IC 95%, 5.6-16% ] ) e non avere condizioni sottostanti ( 69% versus 37.9%; RD = 31.1% [ IC 95%, 25.5-36.6% ] ).
A seguito di un aggiustamento per le covariate, il rischio di sindrome MIS-C era maggiore per i soggetti di età compresa tra 6 e 12 anni rispetto a quelli di età compresa tra 0 e 5 anni ( aRR, 1.51; IC 95%, 1.33-1.72 ), nonché pazienti che erano di razza nera rispetto a quelli di razza bianca ( RR aggiustato, 1.43; IC 95%, 1.17-1.76 ).
Inoltre, i pazienti con sindrome MIS-C erano associati a una maggiore probabilità di avere coinvolgimento cardiorespiratorio rispetto a quelli con malattia COVID-19 ( 56% vs 8.8%; RD = 47.2; IC 95%, 42.4-52% ), coinvolgimento cardiovascolare senza coinvolgimento respiratorio ( 10.6% vs 2.9%; RD = 7.7%; IC 95%, 4.7-10.6% ) e coinvolgimento mucocutaneo senza coinvolgimento cardiorespiratorio ( 7.1% vs 2.3%; RD = 4.8%; IC 95%, 2.3-7.3% ).
La diagnosi di sindrome infiammatoria multisistemica da COVID-19 era anche più probabile nei pazienti con coinvolgimento cardiorespiratorio rispetto ai pazienti con il solo coinvolgimento respiratorio ( aRR = 2.99; IC 95%, 2.55-3.5 ) e coinvolgimento mucocutaneo senza coinvolgimento cardiorespiratorio ( aRR = 2.29; IC 95%, 1.84- 2.85 ). ( Xagena2021 )
Fonte: JAMA, 2021
Pedia2021 Inf2021
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...