Radiazione cardiaca non-invasiva per l'ablazione della tachicardia ventricolare
I recenti progressi hanno consentito la mappatura non-invasiva delle aritmie cardiache con imaging elettrocardiografico e il rilascio non-invasivo di radiazioni ablative precise con radioterapia stereotassica corporea ( SBRT ).
Sono state combinate queste tecniche per eseguire la radioablazione cardiaca non-invasiva, senza catetere, guidata da elettrofisiologia per la tachicardia ventricolare.
Le regioni della cicatrice aritmogena sono state individuate, combinando l'imaging anatomico con l'imaging elettrocardiografico non-invasivo durante la tachicardia ventricolare che è stata indotta mediante un defibrillatore cardioverter impiantabile ( ICD ).
La simulazione della radioterapia stereotassica corporea, la pianificazione e i trattamenti sono stati eseguiti con l'uso di tecniche standard.
I pazienti sono stati trattati con una singola frazione di 25 Gy mentre erano svegli.
L'efficacia è stata valutata contando gli episodi di tachicardia ventricolare, registrati dall'ICD.
La sicurezza è stata valutata mediante imaging cardiaco e toracico seriale.
Cinque pazienti con tachicardia ventricolare refrattaria ad alto rischio sono stati sottoposti a trattamento.
Il tempo medio di ablazione non-invasiva è stato di 14 minuti.
Durante i 3 mesi precedenti il trattamento, i pazienti hanno avuto una storia combinata di 6.577 episodi di tachicardia ventricolare.
Durante un periodo di blanking di 6 settimane post-ablazione ( quando possono verificarsi aritmie a causa di una infiammazione post-ablazione ), ci sono stati 680 episodi di tachicardia ventricolare.
Dopo il periodo di blanking di 6 settimane, ci sono stati 4 episodi di tachicardia ventricolare nei successivi 46 mesi-paziente, per una riduzione rispetto al basale del 99.9%.
Si è verificata in tutti e cinque i pazienti una riduzione degli episodi di tachicardia ventricolare.
La frazione di eiezione ventricolare sinistra media non è diminuit con il trattamento.
A 3 mesi, il polmone adiacente ha mostrato opacità coerenti con lievi variazioni infiammatorie, che si sono risolte entro 1 anno.
In conclusione, nei cinque pazienti con tachicardia ventricolare refrattaria, il trattamento non-invasivo con radioablazione cardiaca guidata da elettrofisiologia ha notevolmente ridotto il carico della tachicardia ventricolare. ( Xagena2017 )
Cuculich PS et al, N Engl J Med 2017; 377: 2325-2336
Cardio2017
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