Recidiva dopo ablazione con radioiodio a basso dosaggio e rhTSH per il tumore tiroideo differenziato: studio HiLo
Due ampi studi randomizzati su pazienti con tumore tiroideo ben differenziato riportati nel 2012 ( HiLo e ESTIMABL1 ) hanno riscontrato tassi di successo post-ablazione simili a 6-9 mesi tra una bassa dose ( 1.1 GBq ) di Iodio radioattivo ( 131I ) e la dose alta standard ( 3.7 GBq ).
Tuttavia, i tassi di recidiva dopo ablazione con Iodio radioattivo sono stati precedentemente segnalati solo in studi osservazionali e recentemente in ESTIMABL1.
Sono stati confrontati i tassi di recidiva tra le dosi di iodio radioattivo in HiLo.
HiLo era uno studio controllato di non-inferiorità, in aperto, randomizzato, condotto in 29 Centri nel Regno Unito.
I pazienti eleggibili avevano un'età compresa tra 16 e 80 anni con conferma istologica di tumore tiroideo differenziato con necessità di ablazione con Iodio radioattivo ( performance status 0-2, stadio tumorale T1-T3 con possibilità di coinvolgimento linfonodale ma nessuna metastasi a distanza e nessuna malattia microscopica residua, e tiroidectomia totale in uno o due stadi ).
I pazienti sono stati assegnati casualmente ad ablazione con 1.1 GBq o 3.7 GBq, ciascuno preparato con ormone stimolante la tiroide ricombinante umano ( rhTSH ) o con astinenza dall’ormone tiroideo.
I pazienti sono stati seguiti alle visite cliniche annuali.
Tra il 2007 e il 2010, sono stati randomizzati 438 pazienti.
Alla fine del periodo di follow-up nel 2017, il follow-up mediano era di 6.5 anni in 434 pazienti ( 217 nel gruppo a basso dosaggio e 217 nel gruppo ad alto dosaggio ).
Recidive confermate sono state osservate in 21 pazienti: 11 che avevano subito l’ablazione con 1.1 GBq e 10 che avevano subito l’ablazione con 3.7 GBq.
4 di queste ( 2 in ciascun gruppo ) sono state considerate malattie persistenti.
I tassi di recidiva cumulativi erano simili tra i gruppi di Iodio radioattivo a basse dosi e ad alte dosi ( 3 anni, 1.5% vs 2.1%; 5 anni, 2.1% vs 2.7%; 7 anni, 5.9% vs 7.3%; hazard ratio, HR 1.10; P=0.83 ).
Non è stata osservata alcuna differenza sostanziale di rischio per la malattia T3 o N1.
I tassi di recidiva erano simili anche tra i pazienti che erano stati sottoposti ad ablazione con rhTSH ( ormone tireostimolante umano ricombinante ) e quelli assegnati ad astinenza dall’ormone tiroideo ( 3 anni, 1.5% vs 2.1%; 5 anni, 2.1% vs 2.7%; 7 anni, 8.3% vs 5.0%; HR 1.62; P=0.28 ).
I dati sugli eventi avversi non sono stati raccolti durante il follow-up.
Il tasso di recidiva tra i pazienti che hanno subito ablazione con Iodio radioattivo 1.1 GBq non è stato superiore a quello con 3.7 GBq, in linea con i dati da ampi e recenti studi osservazionali.
Questi risultati hanno fornito ulteriore prova a favore dell'uso di Iodio radioattivo a basso dosaggio per il trattamento di pazienti con tumore tiroideo differenziato a basso rischio.
I dati hanno indicato anche che il rischio di recidiva non è stato influenzato dall'uso di rhTSH. ( Xagena2019 )
Dehbi HM et al, Lancet Diabetes & Endocrinology 2019; 7: 44-51
Endo2019 Onco2019 Farma2019
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...