Riduzione del rischio cardiovascolare con Icosapent etile nell’ipertrigliceridemia
I pazienti con livelli di trigliceridi elevati sono a maggior rischio di eventi ischemici. Icosapent etile ( Vascepa ), un estere etilico dell'acido eicosapentaenoico altamente purificato, abbassa i livelli di trigliceridi, ma sono necessari dati per determinarne gli effetti sugli eventi ischemici.
È stato condotto uno studio multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo che coinvolgeva pazienti con malattia cardiovascolare stabilita o con diabete mellito e altri fattori di rischio, che avevano ricevuto terapia con statine e che presentavano un livello di trigliceridi a digiuno da 135 a 499 mg per decilitro ( da 1.52 a 5.63 mmol per litro ) e un livello di colesterolo LDL da 41 a 100 mg per decilitro ( da 1.06 a 2.59 mmol per litro ).
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere 2 g di Icosapent etile due volte al giorno ( dose giornaliera totale, 4 g ) oppure placebo.
L'endpoint primario era un composito di morte cardiovascolare, infarto miocardico non-fatale, ictus non-fatale, rivascolarizzazione coronarica o angina instabile.
L'endpoint secondario chiave era un composito di morte cardiovascolare, infarto miocardico non-fatale o ictus non-fatale.
Sono stati arruolati in totale 8.179 pazienti ( 70.7% per la prevenzione secondaria di eventi cardiovascolari ) e sono stati seguiti per una mediana di 4,9 anni.
Un evento di endpoint primario si è verificato nel 17.2% dei pazienti nel gruppo Icosapent etile, rispetto al 22.0% dei pazienti nel gruppo placebo ( hazard ratio, HR=0.75, P minore di 0.001 ); le percentuali corrispondenti dell'endpoint secondario chiave erano dell'11.2% e del 14.8% ( HR=0.74, P minore di 0.001 ).
I tassi di endpoint ischemici aggiuntivi, valutati secondo uno schema gerarchico prestabilito, erano significativamente inferiori nel gruppo Icosapent etile rispetto al gruppo placebo, compreso il tasso di morte cardiovascolare ( 4.3% vs 5.2%, HR=0.80; P=0.03 ).
Una percentuale maggiore di pazienti nel gruppo Icosapent etile rispetto al gruppo placebo sono stati ospedalizzati per fibrillazione atriale o flutter ( 3.1% vs 2.1%, P=0.004 ).
Gravi eventi emorragici si sono verificati nel 2.7% dei pazienti nel gruppo Icosapent etile e nel 2.1% nel gruppo placebo ( P=0.06 ).
In conclusione, tra i pazienti con livelli di trigliceridi elevati nonostante l'uso di statine, il rischio di eventi ischemici, inclusa la morte cardiovascolare, è risultato significativamente più basso tra quelli che avevano ricevuto 2 g di Icosapent etile due volte al giorno rispetto a quelli che avevano ricevuto un placebo. ( Xagena2019 )
Bhatt DL et al, N Engl J Med 2019; 380: 11-22
Endo2019 Cardio2019 Farma2019
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...