Rischio più elevato di malattia renale nei pazienti con epatite C cronica: beneficio in termini di sopravvivenza della terapia antivirale nei pazienti in emodialisi
Diversi studi hanno dimostrato che l'epatite C cronica ( infezione da HCV ) ha un impatto negativo sulla funzione renale e sulla sopravvivenza in pazienti con malattia renale cronica ( CKD ) o emodialisi.
Uno studio di Registro nazionale ha descritto la malattia renale in pazienti svedesi con epatite C cronica.
I pazienti sono stati identificati per epatite C cronica e nefropatia cronica, secondo la classificazione internazionale delle malattie ( ICD-10 ) nei registri dei pazienti di chirurgia nazionale ospedaliera svedese ( 1997-2013 ) e di cure ambulatoriali non-primarie ( 2001-2013 ).
L'emodialisi è stata definita utilizzando il codice di procedura nell'assistenza ambulatoriale non-primaria.
Per ciascun paziente, al momento della diagnosi, sono stati prelevati dalla popolazione generale fino a 5 soggetti non-diagnosticati con epatite C abbinati per età / sesso / luogo di residenza
Il follow-up è iniziato alla data della diagnosi di epatite C fino a quando non si è verificato come primo evento, il decesso, l'emigrazione o la data del 31 dicembre 2013.
Tra il 2001 e il 2013, 42.522 pazienti hanno ricevuto una diagnosi di epatite C.
Di questi pazienti, il 2.5% ( 1.077 / 45.222 ) ha ricevuto diagnosi di malattia renale cronica durante 280.123 anni-persona, rispetto allo 0.7% ( 1.454 / 202.694 ) nei comparatori della popolazione generale abbinati ( 1.504.765 anni-persona ), determinando un rapporto di incidenza standardizzato ( SIR ) di 4.0.
C'è stato un rischio di 3.3-7.0 volte per i pazienti con epatite C che necessitavano di emodialisi.
Complessivamente, il 17% dei pazienti con epatite C sottoposti a emodialisi è stato trattato per epatite C; il 24% dei pazienti nella coorte trattata è deceduto rispetto al 56% nella coorte non-trattata ( P minore di 0.0001 ), con il trattamento antivirale che ha migliorato la sopravvivenza con un odds ratio ( OR ) di 3.901 ( P=0.001 ).
I risultati di questo studio del registro nazionale hanno mostrato che i pazienti con epatite C cronica sono a più alto rischio di sviluppare malattia renale cronica.
Inoltre, il trattamento dell'epatite C è sembrato migliorare la sopravvivenza nei pazienti affetti da infezione da HCV in emodialisi rispetto ai pazienti non-trattati. ( Xagena2018 )
Söderholm J et al, J Hepatol 2018; 68: 904-911
Inf2018 Gastro2018 Nefro2018
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...