Sicurezza ed efficacia del profarmaco Fostemsavir, inibitore dell'attachment dell'HIV-1, in soggetti con forte esperienza di trattamento: studio BRIGHTE
Fostemsavir ( Rukobia ), un profarmaco del primo inibitore dell'attacchment Temsavir, è indicato per soggetti con elevata esperienza di trattamento con HIV-1 multiresistente.
In precedenza era stata riportata un'efficacia superiore di Fostemsavir rispetto al placebo nella coorte randomizzata dello studio BRIGHTE dopo monoterapia funzionale di 8 giorni ( endpoint primario ).
Sono state riportate le analisi intermedie pianificate fino alla settimana 96.
BRIGHTE è uno studio multicentrico in corso, a due coorti, di fase 3, condotto in 108 centri in 22 Paesi.
Sono stati arruolati adulti con intensa esperienza di trattamento ( 18 anni e oltre ) in cui è fallita la terapia antiretrovirale ( HIV-1 RNA maggiore o uguale a 400 copie per ml ) in due coorti: la coorte randomizzata, in cui i pazienti con uno o due antiretrovirali completamente attivi rimanenti hanno ricevuto Fostemsavir orale ( 600 mg due volte al giorno ) oppure placebo in combinazione con il loro regime in fase di fallimento per 8 giorni, seguito da Fostemsavir più terapia di base ottimizzata; o la coorte non-randomizzata, in cui i pazienti senza opzioni antiretrovirali rimanenti hanno ricevuto Fostemsavir orale ( 600 mg due volte al giorno ) più una terapia di base ottimizzata dal giorno 1.
Gli endpoint per le analisi ad interim della settimana 96 includevano le proporzioni di partecipanti con HIV-1 RNA plasmatico inferiore a 40 copie per ml, variazioni rispetto al basale nella conta delle cellule CD4 e la frequenza di eventi avversi, eventi avversi che hanno portato alla sospensione e decessi.
La popolazione esposta intent-to-treat ( ITT ) e la popolazione di sicurezza includevano entrambi tutti i partecipanti che avevano ricevuto almeno una dose del trattamento in studio.
I tassi di risposta ( percentuale di partecipanti con HIV-1 RNA inferiore a 40 copie per ml ) nella popolazione esposta ITT sono stati calcolati alle settimane 24, 48 e 96.
Tra il 2015 e il 2016, 371 partecipanti sono stati arruolati e trattati, di cui 272 erano nella coorte randomizzata e 99 nella coorte non-randomizzata.
320 su 371 ( 86% ) hanno riportato una storia di AIDS.
Nella coorte randomizzata, i tassi di soppressione virologica ( HIV-1 RNA inferiore a 40 copie per ml ) sono aumentati dal 53% ( 144 su 272 ) alla settimana 24 al 60% ( 163 su 272 ) alla settimana 96.
Le percentuali di risposta nei soggetti nella coorte non-randomizzata sono state del 37% ( 37 su 99 ) alla settimana 24 e alla settimana 96.
Gli aumenti medi della conta di CD4 rispetto al basale alla settimana 96 sono stati di 205 cellule per microl nella coorte randomizzata e di 119 cellule per microl nella coorte non-randomizzata.
Il rapporto medio CD4 / CD8 è aumentato da 0.20 al basale a 0.44 alla settimana 96 nella coorte randomizzata.
Pochi eventi avversi hanno portato all'interruzione del trattamento ( 26 su 371, 7% ).
Sono decedute 12 persone su 272 ( 4% ) nella coorte randomizzata e 17 su 99 ( 17% ) nella coorte non-randomizzata; la conta mediana di CD4 al basale per i partecipanti deceduti è stata di 11 cellule per microl.
Nei soggetti con pesante esperienza di trattamento con malattia da HIV-1 avanzata e opzioni di trattamento limitate, i regimi antiretrovirali a base di Fostemsavir sono risultati generalmente ben tollerati e hanno mostrato una tendenza distintiva di aumento dei tassi di risposta virologica e immunologica a 96 settimane; questi risultati hanno fornito elementi a sostegno di Fostemsavir come opzione di trattamento per questa popolazione vulnerabile. ( Xagena2020 )
Lataillade M et al, Lancet HIV 2020; 7: 740-751
Inf2020 Farma2020
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...