Sindromi coronariche acute: TMAO appare essere un marcatore prognostico per gli eventi cardiovascolari
I livelli sistemici di trimetilammina-N-ossido ( TMAO ), un metabolita pro-aterogeno e pro-trombotico prodotto dal metabolismo della flora intestinale sui nutrienti contenenti trimetilammina ( TMA ), come colina o carnitina, sono in grado di prevedere il rischio incidente di eventi cardiovascolari in soggetti in condizioni stabili.
Tuttavia, il valore prognostico di TMAO nel contesto delle sindromi coronariche acute ( ACS ) non era finora sato definito.
E’ stata valutata la relazione tra livelli di TMAO con il rischio cardiovascolare incidente tra i pazienti consecutivi con sindromi coronariche acute in due coorti indipendenti.
Nella coorte Cleveland, composta da soggetti consecutivi ( n= 530 ) che si erano presnetati al Pronto soccorso con dolore toracico di sospetta origine cardiaca, un elevato livello plasmatico di TMAO al momento della presentazione era indipendentemente associato a rischio di eventi avversi cardiovascolari maggiori ( MACE; tra cui infarto miocardico, ictus, necessità di rivascolarizzazione o mortalità ) a 30 giorni ( 4° quartile [ Q4 ] odds ratio [ OR ] 6.30, intervallo di confidenza [ IC ] 95% 1.89-21.0, P inferiore a 0.01 ) e a 6 mesi ( Q4 OR aggiustato = 5.65, IC 95%, 1.91-16.7; P inferiore a 0.01 ).
I livelli di TMAO erano anche un predittore significativo di mortalità a lungo termine ( 7 anni ) ( Q4 hazard ratio aggiustato, aHR = 1.81, IC 95%, 1.04-3.15; P inferiore a 0.05 ).
È interessante notare che il livello di TMAO al momento della presentazione era in grado di predire il rischio incidente di MACE nel breve periodo ( 30 giorni e 6 mesi ) anche tra i soggetti che erano inizialmente negativi per la troponina T ( inferiore a 0.1 ng/mL ) ( 30 giorni, Q4 OR aggiustato = 5.83, IC 95%, 1.79-19.03; P inferiore a 0.01 ).
Il valore prognostico di TMAO è stato valutato anche in una coorte multicentrica di pazienti svizzeri con sindromi coronariche acute ( n=1683 ), che erano stati sottoposti ad angiografia coronarica.
Il valore di TMAO ha previsto un aumentato rischio di MACE a 1 anno ( hazard ratio aggiustato nel più alto quartile, aHR=1.57, IC 95%, 1.03-2.41; P inferiore a 0.05 ).
In conclusione, i livelli plasmatici di TMAO tra i pazienti che si presentano al Pronto soccorso con dolore toracico possono prevedere il rischio di eventi cardiovascolari sia a breve sia a lungo termine, e possono quindi essere di utilità clinica nella stratificazione del rischio tra i soggetti che presentano una sospetta sindrome coronarica acuta. ( Xagena2017 )
Li XS et al, Eur Heart J 2017; FastTrack Clinical Research
Cardio2017 Gastro2017 Diagno2017
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...