Studio CIRT: la somministrazione di Metotrexato per ridurre l'infiammazione non previene gli eventi cardiovascolari nei pazienti con aterosclerosi stabile ad alto rischio
Lo studio CIRT ha mostrato che il Metotrexato a basso dosaggio somministrato per ridurre l'infiammazione non ha prodotto alcun impatto sugli eventi cardiovascolari nell' aterosclerosi ad alto rischio ma stabile.
Una dose di 15-20 mg, settimanale, di Metotrexato non ha modificato l'endpoint primario dei principali eventi cardiovascolari avversi ( MACE ), rispetto al placebo.
Non sono state osservate differenze riguardo all' endpoint composito di infarto miocardico non-fatale, ictus non-fatale e mortalità cardiovascolare ( 3.46 vs 3.43 per 100 persone-anno, hazard ratio, HR=1.01; IC 95%, 0.82-1.25 ) e per il l’endpoint finale, che comprendeva anche il ricovero ospedaliero per angina instabile con necessità di una rivascolarizzazione urgente ( 4.13 vs 4.31 per 100 persone-anno, HR=0.96; IC 95%, 0.79-1.16 ).
La mortalità è risultata numericamente più alta con Metotrexato a bassa dose, sia per cause cardiovascolari ( 0.92 vs 0.80 per 100 persone-anno, HR=1.14; IC 95%, 0.76-1.72 ) che in generale ( 1.80 vs 1.55 per 100 persone-anno, HR=1.16; IC 95%, 0.87-1.56 ).
Lo studio CIRT ( Cardiovascular Inflammation Reduction Trial ) ha arruolato 6.158 pazienti nella fase di run-in in aperto, tra i quali 4.786 sono stati randomizzati in doppio cieco a Metotrexato o a placebo.
Il dosaggio è stato regolato da un algoritmo computerizzato basato sui livelli dei valori di laboratorio misurati centralmente e la segnalazione di eventi avversi, con una dose iniziale di 15 mg e un obiettivo di 20 mg di Metotrexato.
Tutti i partecipanti hanno ricevuto 1 mg di Acido Folico al giorno per prevenire gli effetti collaterali a livello epatico.
L'eleggibilità richiedeva un precedente infarto miocardico o una malattia coronarica multivasale e il diabete mellito o la sindrome metabolica.
In precedenza, lo studio CANTOS aveva dimostrato che l'anticorpo monoclonale anti-IL-1beta Canakinumab era in grado di ridurre gli eventi cardiovascolari del 15% e, in alcuni sottogruppi, quasi del doppio.
Il Metotrexato a basso dosaggio era stato scelto come antinfiammatorio ad attività più ampia, con una disponibilità in formulazioni generiche e dunque a basso costo e con una consolidata reputazione di sicurezza generale.
I risultati dello studio CIRT sono stati deludenti. Il Metotrexato a basso dosaggio non ha ridotto i livelli del marcatore infiammatorio proteina C-reattiva ( PCR ) o interleuchina-1 beta o interleuchina-6 ( IL-6 ) in questa popolazione aterosclerotica stabile, come dimostrato in studi precedenti condotti in pazienti con artrite reumatoide e altre condizioni infiammatorie sistemiche in cui viene utilizzato questo il trattamento.
CIRT e CANTOS hanno arruolato una simile popolazione di pazienti. Oltre a quella di CANTOS, CIRT ha coinvolto anche pazienti con rischio infiammatorio residuo, e ha arruolato solo quelli con livelli persistentemente elevati di proteina C-reattiva ad alta sensibilità ( hs-PCR ).
I livelli mediani di proteina C-reattiva basali erano 4.2 mg/L nello studio CANTOS contro 1.6 mg/L nello studio CIRT.
Gli eventi avversi più comuni con Metotrexato rispetto al placebo includevano aumenti dei livelli degli enzimi epatici, riduzione della conta dei globuli bianchi e riduzione dell'ematocrito, nonché piaghe nella bocca e dolore orale.
L'incidenza dei tumori cutanei non-basali è risultata anche più elevata con il Metotrexato ( 31 vs 10 casi, RR=3.08, P = 0.002 ). ( Xagena2018 )
Fonte: The New England Journal of Medicine, 2018
Cardio2018 Reuma2018 Farma2018
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...