Studio OPTIMUM/MUK9: risultati promettenti per Daratumumab più regime CVRd come induzione nei pazienti con mieloma multiplo ad altissimo rischio
Dallo studio prospettico OPTIMUM/MUK9 è emerso che per i pazienti con mieloma multiplo ad altissimo rischio o leucemia plasmacellulare primaria ( pPCL ), la terapia di induzione intensificata con Daratumumab ( Darzalex ) più Ciclofosfamide, Bortezomib, Lenalidomide ( Revlimid ) e Desametasone ( Dara-CVRd ) seguita trapianto autologo di cellule staminali potenziato con Bortezomib, ha portato a remissioni profonde.
Attualmente, la maggior parte dei pazienti affetti da mieloma di nuova diagnosi viene trattata in modo uniforme, ma circa il 20% ha una ricaduta precoce, anche se trattata con un trattamento intensivo.
La gestione richiede una migliore previsione del rischio biologico nel mieloma multiplo, che può essere valutato attraverso i marcatori genetici e l'espressione genica associati all'elevata proliferazione cellulare.
Inoltre, i pazienti con leucemia plasmacellulare primaria sono caratterizzati da un alto grado di proliferazione e indipendenza della nicchia del midollo osseo.
Assieme, queste sottopopolazioni comprendono una coorte di pazienti considerata ad altissimo rischio di malattia.
Lo studio OPTIMUM ha coinvolto pazienti con leucemia plasmacellulare primaria ( n = 10 ) e sospetto mieloma multiplo di nuova diagnosi ( n = 462 ) che erano idonei per la terapia intensiva. Sono stati eseguiti test di marcatori genetici e di espressione genica sull'aspirato midollare per determinare una popolazione ad altissimo rischio ( n = 128 ) che hanno ricevuto Dara-CVRd più trapianto autologo di cellule staminali ( ASCT ).
Gli endpoint primari erano la malattia minima residua ( MRD ) e la risposta dopo induzione e trapianto ASCT.
I pazienti hanno ricevuto un trattamento di induzione con Daratumumab al dosaggio di 16 mg/kg per 2 cicli nei giorni 1, 8 e 15 seguiti dalla stessa dose il giorno 1 di ogni ciclo successivo; Ciclofosfamide 500 mg nei giorni 1 e 8; Bortezomib 1.3 mg/m2 nei giorni 1, 4, 8 e 11; Lenalidomide 25 mg nei giorni da 1 a 14; e Desametasone 40 mg nei giorni 1, 4, 8, 11 sono stati somministrati per un massimo di 6 cicli di 21 giorni.
I pazienti sono stati quindi trattati per la mobilizzazione delle cellule staminali e hanno continuato a ricevere il trapianto ASCT con Melfalan e Bortezomib.
Il consolidamento con 6 cicli di Dara-VRd e 12 cicli di Dara-VR è stato seguito dal mantenimento con Dara-R.
Le caratteristiche dei pazienti indicavano una popolazione ad altissimo rischio, con il 53% con genetica double-hit e il 77% con firma genica di rischio SKY92 presente. Circa il 30% dei pazienti ha presentato sia double hit sia SKY92.
Dei 107 pazienti che hanno ricevuto almeno 1 dose del trattamento in studio, 2 sono morti prematuramente a causa di infezioni correlate al mieloma.
Un centinaio di pazienti ha completato l'induzione e 94 sono infine risultati eleggibili per il trapianto autologo di cellule staminali. 92 furono sottoposti a trapianto ASCT.
Nella popolazione valutabile ( n = 102 ), il tasso di risposta globale ( ORR ) è stato pari al 99% alla fine dell'induzione, che era composta dal 23% di risposte complete ( CR ), dal 61% di risposte parziali molto buone ( VGPR ) e dal 16% di risposte parziali ( PR ).
Il giorno 100-120 post-ASCT, il tasso ORR è stato del 93% e ha compreso il 52% di risposte CR, il 35% di risposte VGPR e il 5% di risposte PR.
Il tasso di malattia minima residua è stato del 50% alla fine dell'induzione e dell'82% nei giorni 100-120 post-trapianto ASCT.
Nella popolazione di sicurezza, il tasso ORR è stato del 94% alla fine dell'induzione con risposta CR del 22%; tale tasso è stato dell'83% il giorno 100-120 post-trapianto ASCT con il 47% di risposte CR. Il tasso di VGPR o migliore nei due gruppi è stato rispettivamente dell'80% e del 79%.
Il tasso di malattia MRD è stato del 41% alla fine dell'induzione e del 63% dopo 100-120 giorni dal trapianto ASCT.
Solo nei pazienti con leucemia plasmacellulare primaria ( n = 8 ), il 25% ciascuno ha presentato risposta CR, VGPR, PR e malattia progressiva.
Gli eventi di grado 2 sono stati: anemia ( 18.7% ), neutropenia ( 15.0% ), trombocitopenia ( 10.3% ), infezione ( 17.8% ), dolore ( 22.4% ), affaticamento ( 15.9% ) e neuropatia ( 12.1% ); gli eventi di grado 3/4 sono stati: anemia ( 4.7% ), neutropenia ( 20.5% ), trombocitopenia ( 12.2% ) e infezione ( 12,1% ).
Il trattamento con Dara-CVRd e il trapianto di cellule staminali potenziato con Bortezomib ha prodotto remissione profonda nella popolazione di pazienti ad altissimo rischio.
Dara-CVRd è sicuro e ben tollerato in questi pazienti.
Tuttavia, alcuni pazienti ad altissimo rischio e leucemia plasmacellulare primaria hanno avuto una ricaduta precoce nonostante terapia intensificata. ( Xagena2021 )
Fonte: European Hematology Association ( EHA ) Congress, 2021
Emo2021 Onco2021 Farma2021
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...