Studio VICTORIA: il trattamento con Vericiguat associato a un numero minore di decessi per cause cardiovascolari, ricovero per insufficienza cardiaca nei pazienti ad alto rischio
Lo studio, VICTORIA ( Vericiguat Global Study in Subjects with Heart Failure with Reduced Ejection Fraction ) ha mostrato che i pazienti che assumevano Vericiguat, uno stimolatore della guanilato-ciclasi solubile orale, avevano il 10% in meno di probabilità di raggiungere l'esito primario ( composito di morte per cause cardiovascolari o primo ricovero in ospedale per scompenso cardiaco, rispetto a quelli che assumevano placebo.
I risultati sono stati pubblicati su The New England Journal of Medicine.
I pazienti che hanno preso parte allo studio VICTORIA erano stati ricoverati in ospedale nei 6 mesi precedenti o trattati con un diuretico per via endovenosa; la maggior parte era stata ricoverata in ospedale negli ultimi 3 mesi.
I pazienti stavano assumendo una terapia indicata dalle linee guida.
La loro età media era di 67.3 anni.
Nell'arco di 10.8 mesi, 897 pazienti su 2526 ( 35.5% ) nel gruppo Vericiguat hanno manifestato un evento con esito primario, rispetto a 972 pazienti su 2524 ( 38.5% ) nel gruppo placebo, per un hazard ratio ( HR ) di 0.90 ( intervallo di confidenza [ IC ], 0.82-0.98; P = 0.02 ).
691 pazienti ( 27.4% ) nel gruppo Vericiguat e 747 pazienti ( 29.6% ) trattati con placebo sono stati ricoverati in ospedale per insufficienza cardiaca ( HR=0.90; IC 95%, 0.81-1.00 ).
414 pazienti ( 16.4% ) che avevano assunto Vericiguat sono deceduti per cause cardiovascolari rispetto a 441 ( 17.5% ) che avevano assunto placebo ( HR=0.93; IC 95%, 0.81-1.06 ).
Il composito di morte per qualsiasi causa o ricovero in ospedale per insufficienza cardiaca si è verificato in 957 pazienti ( 37.9% ) trattati con Vericiguat rispetto a 1032 ( 40.9% ) che avevano assunto placebo ( HR=0.90; IC 95%, 0.83-0.98; P = 0.02 ).
Il 9.1% dei pazienti trattati con Vericiguat ha manifestato ipotensione sintomatica, rispetto al 7.9% di coloro che avevano assunto placebo ( P = 0.12 ) e la perdita di coscienza si è verificata nel 4.0% del gruppo Vericiguat, rispetto al 3.5% del gruppo placebo ( P = 0.30 ).
Vericiguat ha ottenuto una riduzione dell'evento primario assoluto clinicamente significativo di 4.2 per 100 pazienti-anno.
Il numero necessario da trattare ( NNT ) per 1 anno per prevenire 1 evento di esito primario è di stato di 24 pazienti in questa popolazione ad alto rischio con insufficienza cardiaca e ridotta frazione di eiezione ( HFrEF ) per 10.8 mesi. ( Xagena2020 )
Fonte: American College of Cardiology / World Congress of Cardiology Virtual Meeting, 2020
Cardio2020 Farma2020
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
Opdivo a base di Nivolumab nel linfoma di Hodgkin classico: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
ASCO24 - Trastuzumab deruxtecan, somministrato dopo terapia endocrina, ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al seno pretrattato con bassa e ultrabassa espressione di HER2
Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia standard per alcune pazienti con...