La durata nell’uso profilattico di Nevirapina è in grado di predire la tossicità epatica del farmaco antivirale


Il farmaco antivirale Nevirapina ( Viramune ) può causare grave epatotossicità quando impiegato off-label per prevenire la trasmissione di HIV ( virus dell’immunodeficienza acquisita ) da madre a figlio, per la profilassi del neonato dopo esposizione al virus, e per la profilassi pre-esposizione e post-esposizione tra i soggetti non-infettati dal virus HIV.

E’ stata fatta una revisione sui casi di epatotossicità tra i soggetti non-infettati con il virus HIV e nelle donne in gravidanza con infezione da HIV e i loro figli, che avevano ricevuto una profilassi con Nevirapina di breve ciclo ( uguale o inferiore a 4 giorni ), rispetto a quella di lungo ciclo ( uguale o superiore a 5 giorni ).

L’analisi ha riguardato 8.216 pazienti, trattati con regimi contenenti Nevirapina.

Tra i 402 individui non-infettati da HIV, che hanno ricevuto un breve ciclo di Nevirapina ( n=251 ) o un ciclo lungo ( n=151 ), l’incidenza di epatotossicità di grado 1-2 è stata pari a 1.99% versus 5.30%, rispettivamente, mentre l’incidenza di epatotossicità di grado 3-4 è risultata dello 0% contro il 13.25% ( p
Tra le 4.740 donne in gravidanza, infettate da HIV, che avevano assunto un breve ciclo di Nevirapina ( n=3.031 ), rispetto a quelle trattate con un ciclo più lungo dell’antivirale, la percentuale di tossicità epatica di grado 1-2 è stata, rispettivamente, dello 0.62% e del 7.04%, mentre la percentuale per la più grave epatotossicità ( grado 3-4 ) è stata dello 0.23% contro il 4.39% ( p
L’incidenza di epatotossicità di grado 3-4 tra i 3.074 neonati di donne con infezione da virus HIV, esposti alla Nevirapina, è stata dello 0.8% per il ciclo breve ( n=2.801 ) e dell’1.1% per il ciclo lungo ( n=273 ) ( p
Dall’analisi è emerso che la durata della terapia appare predire, in modo significativo, l’epatotossicità della Nevirapina.
Il breve ciclo della Nevirapina per la profilassi dell’infezione da HIV è associata a un’incidenza minore di reazioni epatotossiche per i soggetti non-infettati da HIV o per le donne in gravidanza con infezione virale o la loro prole, ma la somministrazione profilattica di Nevirapina per 2 settimane o oltre sembra associata ad alta incidenza di epatotossicità tra i soggetti non-infettati e le madri infettate. ( Xagena2009 )

McKoy JM et al, Drug Saf 2009; 32: 147-158


Farma2009 Inf2009 Gastro2009


Indietro

Altri articoli

La rimozione completa di singoli nevi displastici viene spesso eseguita mediante una seconda procedura chirurgica dopo la biopsia iniziale. La scelta...


Le frequenze riportate di associazioni tra melanomi cutanei primari e nevi melanocitici variano ampiamente tra il 4% e il 72%....


Il ciclo della silicosi da sabbiatura dei jeans è sconosciuto. Sono stati ri-esaminati ex-addetti alla sabbiatura studiati nel 2007 per...


La distrofia miotonica di tipo 1 ( MD1 ) è segnalata per essere associata a tumori maligni interni. L'associazione della...


I vantaggi di usare Efavirenz ( Sustiva ) come parte del trattamento per i bambini con infezione da virus dell'immunodeficienza...



Nevirapina ( Viramune ) in singola dose è il caposaldo del regime per la prevenzione della trasmissione da madre a...


L’allattamento al seno è essenziale per la salute e lo sviluppo del bambino in contesti con basse risorse; tuttavia porta...


La somministrazione peri-parto di una singola dose di Nevirapina ( Viramune ) riduce la trasmissione da madre a figlio del...