Benefici a lungo termine dall’inizio precoce della terapia antiretrovirale nell’infezione da virus HIV


Per le persone con infezione da HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) e conta di CD4+ superiore a 500 cellule/mm3, l'inizio precoce della terapia antiretrovirale ( ART ) riduce il rischio di AIDS grave e di non-AIDS grave ( SNA ) rispetto al differimento del trattamento fino a quando la conta di CD4+ è inferiore a 350 cellule/mm3.

Non è chiaro se il rischio eccessivo di AIDS e non-AIDS grave persista una volta iniziata la terapia antiretrovirale per coloro che rinviano il trattamento.

Lo studio Strategic Timing of AntiRetroviral Treatment ( START ), come riportato in precedenza, ha assegnato in modo casuale 4.684 adulti HIV positivi naive alla terapia antiretrovirale con conta CD4+ superiore a 500 cellule/mm3 all'inizio immediato del trattamento dopo l'assegnazione casuale ( n=2.325) o al trattamento differito ( n=2.359 ).

Nel 2015, è stato segnalato un rischio inferiore del 57% dell’endpoint primario ( AIDS, non-AIDS grave o morte ) per il gruppo immediato e al gruppo differito è stata offerta la terapia antiretrovirale.

E' stato riportato il follow-up che è continuato fino a dicembre 2021.

Fino a dicembre 2015, circa 7 mesi dopo la data limite del rapporto precedente, la conta mediana di CD4+ è stata di 648 e 460 cellule/mm3 rispettivamente nei gruppi immediato e differito, all'inizio del trattamento.

La percentuale di tempo di follow-up trascorso assumendo la terapia antiretrovirale è stata del 95% e del 36% rispettivamente per i gruppi immediato e differito, e la differenza di CD4+ media nel tempo è stata di 199 cellule/mm3.

Dopo il 1° gennaio 2016, la percentuale del tempo di follow-up del trattamento è stata del 97.2% e del 94.1% rispettivamente per i gruppi immediato e differito, e la differenza nella conta di CD4+ è stata di 155 cellule/mm3.

Dopo il 1° gennaio 2016, in totale 89 partecipanti del gruppo immediato e 113 del gruppo differito hanno sperimentato un endpoint primario ( hazard ratio, HR=0.79 rispetto a HR=0.47; P minore di 0.001 ) prima del 2016 ( P=0.02 per la differenza di hazard ratio ).

Tra gli adulti con conta CD4+ superiore a 500 cellule/mm3, l'eccesso di rischio di AIDS e non-AIDS grave associato al ritardo nell'inizio del trattamento è risultato diminuito dopo l'inizio della terapia antiretrovirale, ma è rimasto un persistente eccesso di rischio. ( Xagena2023 )

INSIGHT Strategic Timing of AntiRetroviral Treatment ( START ) Study Group, NEJM Evid 2023; 2 ( 3 )

Inf2023 Farma2023



Indietro

Altri articoli

Gli effetti a lungo termine delle terapie per il trattamento di pazienti in condizioni critiche con COVID-19 non sono noti. È...



Non è noto se i benefici degli inibitori del cotrasportatore sodio-glucosio di tipo 2 ( SGLT2 ) nell’insufficienza cardiaca persistano...


L’incidenza a breve termine dell’ictus ischemico dopo un attacco ischemico transitorio ( TIA ) è elevata. Tuttavia, i dati sull’incidenza...


Momelotinib ( Ojjaara ) è il primo inibitore della Janus chinasi 1 ( JAK1 ) e JAK2 che ha dimostrato...


Le infezioni rappresentano un rischio significativo durante la terapia per il cancro infantile. Tuttavia, si sa poco sul rischio di...


Nello studio di fase 3 MCL0208 della Fondazione Italiana Linfomi, il mantenimento con Lenalidomide ( Revlimid ) dopo trapianto autologo...


L'istiocitosi a cellule di Langerhans ( LCH ) è una malattia caratterizzata da una varietà di segni clinici. Le forme...


Il diabete mellito ( DM ) contribuisce in modo significativo alla sindrome metabolica e agli eventi cardiovascolari e può essere...