Follow-up a lungo termine di Rituximab più Bendamustina e Citarabina nei pazienti anziani con linfoma mantellare di nuova diagnosi
E' stata valutata la combinazione di Rituximab, Bendamustina e Citarabina a basso dosaggio ( R-BAC ) in uno studio di fase 2, multicentrico e prospettico, della Fondazione Italiana Linfomi.
In 57 pazienti anziani affetti da linfoma mantellare ( MCL; linfoma a cellule mantellari ) precedentemente non-trattati, la combinazione di Rituximab, Bendamustina e Citarabina a basso dosaggio è stato associata a un tasso di remissione completa del 91% e a una sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) a 2 anni dell'81%.
Sono stati riportati gli esiti di sopravvivenza a lungo termine, le tossicità tardive e i risultati della valutazione della malattia minima residua ( MRD ).
Dopo un follow-up mediano di 86 mesi, la sopravvivenza globale ( OS ) e la sopravvivenza libera da progressione, mediane, non sono state raggiunte.
I tassi di sopravvivenza libera da progressione e di sopravvivenza globale a 7 anni sono stati, rispettivamente, del 55% e del 63%.
I pazienti che hanno risposto ( n=53 ) presentavano una sopravvivenza senza progressione a 7 anni del 59%, senza recidiva o progressione registrata dopo il sesto anno.
Nell'analisi multivariata, la morfologia blastoide / pleomorfa era il più forte fattore predittivo avverso per la sopravvivenza senza progressione ( P=0.04 ).
I pazienti con malattia minima residua negativa alla fine del trattamento hanno presentato esiti migliori, ma non-significativi, sia in termini di sopravvivenza libera da progressione che di sopravvivenza globale, rispetto ai pazienti con malattia minima residua positiva ( P=0.148 e P=0.162, rispettivamente ).
Non vi è stato alcun segnale di tossicità tardiva o di un aumento dei tumori maligni secondari durante il follow-up prolungato.
In conclusione, la combinazione di Rituximab, Bendamustina e Citarabina a basso dosaggio, che non è stata seguita da una terapia di mantenimento, ha mostrato un’efficacia prolungata nel tempo nei pazienti anziani affetti da linfoma mantellare.
Gli esiti di sopravvivenza si confrontano favorevolmente con quelli di altri regimi immunochemioterapici con o senza mantenimento, comprese le combinazioni iniziali di inibitori di BTK. ( Xagena2023 )
Tisi MC et al, Blood Adv 2023; 7: 3916-3924
Emo2023 Onco2023 Farma2023
Indietro
Altri articoli
L’integrazione di Vitamina-D e Calcio nelle donne anziane ha mostrato risultati contrastanti a lungo termine
Dopo più di 20 anni di follow-up gli integratori di Calcio e di Vitamina-D hanno mostrato di ridurre la...
Esiti a lungo termine di 180 giorni nei pazienti in condizioni critiche con COVID-19 nello studio clinico randomizzato REMAP-CAP
Gli effetti a lungo termine delle terapie per il trattamento di pazienti in condizioni critiche con COVID-19 non sono noti. È...
Esiti a lungo termine con stent polimerici biodegradabili a eluizione di Sirolimus rispetto a stent polimerici durevoli a eluizione di Everolimus nell'infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST: follow-up a 5 anni dello studio BIOSTEMI
Gli stent polimerici biodegradabili a eluizione di Sirolimus migliorano gli esiti clinici precoci correlati allo stent rispetto agli stent polimerici...
Sospensione in cieco del trattamento randomizzato a lungo termine con Empagliflozin oppure placebo nei pazienti con insufficienza cardiaca
Non è noto se i benefici degli inibitori del cotrasportatore sodio-glucosio di tipo 2 ( SGLT2 ) nell’insufficienza cardiaca persistano...
Incidenza a lungo termine di ictus ischemico dopo attacco ischemico transitorio
L’incidenza a breve termine dell’ictus ischemico dopo un attacco ischemico transitorio ( TIA ) è elevata. Tuttavia, i dati sull’incidenza...
Sicurezza e sopravvivenza a lungo termine di Momelotinib nella mielofibrosi
Momelotinib ( Ojjaara ) è il primo inibitore della Janus chinasi 1 ( JAK1 ) e JAK2 che ha dimostrato...
Rischio a lungo termine di infezioni associate all'ospedalizzazione nei sopravvissuti al cancro infantile
Le infezioni rappresentano un rischio significativo durante la terapia per il cancro infantile. Tuttavia, si sa poco sul rischio di...
Candidati biomarcatori germinali dell’efficacia della Lenalidomide nel linfoma a cellule mantellari: studio MCL0208
Nello studio di fase 3 MCL0208 della Fondazione Italiana Linfomi, il mantenimento con Lenalidomide ( Revlimid ) dopo trapianto autologo...
Vemurafenib combinato con Cladribina e Citarabina determina una remissione duratura della istiocitosi a cellule di Langerhans pediatrica BRAF V600E-positiva
L'istiocitosi a cellule di Langerhans ( LCH ) è una malattia caratterizzata da una varietà di segni clinici. Le forme...
Associazione tra uso di farmaci anticonvulsivanti a lungo termine e incidenza del diabete mellito di tipo 2
Il diabete mellito ( DM ) contribuisce in modo significativo alla sindrome metabolica e agli eventi cardiovascolari e può essere...