Pembrolizumab più Olaparib nei pazienti con carcinoma della prostata metastatico resistente alla castrazione: risultati a lungo termine dello studio di coorte A di fase 1b/2 KEYNOTE-365
Pembrolizumab ( Keytruda ) e Olaparib ( Lynparza ) hanno mostrato attività in monoterapia ( singolo agente ) nei pazienti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione ( mCRPC ) precedentemente trattato.
Uno studio ha valutato l'efficacia e la sicurezza di Pembrolizumab più Olaparib nel tumore alla prostata metastatico resistente alla castrazione.
La coorte A dello studio di fase 1b/2 KEYNOTE-365 ha arruolato pazienti con carcinoma alla prostata metastatico resistente alla castrazione, non-selezionati molecolarmente, pretrattati con Docetaxel, la cui malattia era progredita entro 6 mesi dallo screening.
Il trattamento consisteva in: Pembrolizumab 200 mg per via endovenosa ogni 3 settimane più Olaparib capsula da 400 mg o compressa da 300 mg per via orale due volte al giorno.
Gli endpoint primari erano la sicurezza, il tasso di risposta confermato dell’antigene prostatico specifico ( PSA ) e il tasso di risposta obiettiva ( ORR ) secondo i criteri RECIST, versione 1.1, mediante revisione centrale indipendente in cieco.
Gli endpoint secondari includevano: la sopravvivenza libera da progressione radiografica ( rPFS ) e la sopravvivenza globale ( OS ).
Dei 104 pazienti arruolati, 102 sono stati trattati. L’età media era di 70 anni ( intervallo interquartile [ IQR ], 65-76 ) e 59 pazienti ( 58% ) avevano una malattia misurabile secondo RECIST v1.1.
Il tempo mediano dalla prima dose al cutoff del database è stato di 24 mesi ( IQR, 22–47 ).
Il tasso di risposta confermata del PSA è stato del 15%. Il tasso di risposta obiettiva confermata è stato dell’8,5% ( 5 risposte parziali [ PR ] ) per i pazienti con malattia misurabile.
La sopravvivenza libera da progressione radiografica mediana è stata di 4,5 mesi ( intervallo di confidenza [ IC ] al 95%, 4,0-6,5 ), e la sopravvivenza mediana globale è stata di 14 mesi ( IC al 95%, 10,4-18,2 ).
L’attività clinica è stata coerente nei sottogruppi positivi al ligando PD-L1 e nei sottogruppi di mutazioni nel gene HRR ( riparazione per ricombinazione omologa ).
Eventi avversi correlati al trattamento ( TRAE ) si sono verificati in 93 pazienti ( 91% ).
Gli eventi TRAE di grado 3-5 si sono verificati in 49 pazienti ( 48% ).
Sei decessi ( 5,9% ) erano dovuti a eventi avversi; 2 ( infarto miocardico e causa sconosciuta ) sono stati attribuiti al trattamento.
Lo studio presenta il limite del disegno a braccio singolo.
In conclusione, Pembrolizumab più Olaparib ha presentato un profilo di sicurezza coerente con i profili dei singoli agenti, e ha dimostrato attività antitumorale nei pazienti con tumore alla prostata metastatico resistente alla castrazione, pretrattato con Docetaxel, molecolarmente non-selezionati. ( Xagena2023 )
Yu EY et al, Eur Urol 2023; 83:15-26
Uro2023 Onco2023 Farma2023
Indietro
Altri articoli
Determinanti del sanguinamento prima e durante la tolleranza immunitaria nei ragazzi con emofilia A grave e inibitori superiori a 5 unità Bethesda
La prevenzione del sanguinamento e delle sue conseguenze è l’obiettivo principale del trattamento dell’emofilia e determina le scelte terapeutiche per...
Valutazione della sicurezza e dell’efficacia a lungo termine di Dupilumab nei bambini con asma: studio LIBERTY ASTHMA EXCURSION
L’efficacia e la sicurezza di Dupilumab ( Dupixent ) nei bambini di età compresa tra 6 e 11 anni con...
Esiti a lungo termine dell'isterectomia con salpingo-ooforectomia bilaterale
È stata eseguita una revisione sistematica aggiornata degli esiti a lungo termine della salpingo-ooforectomia bilaterale al momento dell'isterectomia e una...
Migliore previsione del rischio di cardiomiopatia utilizzando lo strain longitudinale globale e il frammento N-terminale del pro-peptide natriuretico di tipo B nei sopravvissuti a tumore infantile esposti a terapia cardiotossica
Sono stati impiegati lo strain longitudinale globale ( GLS ) al basale e il frammento N-terminale del pro-peptide natriuretico di...
Impatto combinato dell’emicrania e dell’ipertensione indotta dalla gravidanza sul rischio a lungo termine di infarto miocardico prematuro e ictus
È noto che l’emicrania e l’ipertensione indotta dalla gravidanza ( PIH ) aumentino il rischio cardiovascolare. Tuttavia, l’evidenza è limitata...
Rischio di cancro al seno a lungo termine nelle sopravvissute a linfoma di Hodgkin trattate con Doxorubicina
Un ampio studio retrospettivo ha dimostrato che un comune farmaco chemioterapico utilizzato per trattare il linfoma di Hodgkin ( HL...
L’integrazione di Vitamina-D e Calcio nelle donne anziane ha mostrato risultati contrastanti a lungo termine
Dopo più di 20 anni di follow-up gli integratori di Calcio e di Vitamina-D hanno mostrato di ridurre la...
Esiti a lungo termine di 180 giorni nei pazienti in condizioni critiche con COVID-19 nello studio clinico randomizzato REMAP-CAP
Gli effetti a lungo termine delle terapie per il trattamento di pazienti in condizioni critiche con COVID-19 non sono noti. È...
Esiti a lungo termine con stent polimerici biodegradabili a eluizione di Sirolimus rispetto a stent polimerici durevoli a eluizione di Everolimus nell'infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST: follow-up a 5 anni dello studio BIOSTEMI
Gli stent polimerici biodegradabili a eluizione di Sirolimus migliorano gli esiti clinici precoci correlati allo stent rispetto agli stent polimerici...
Sospensione in cieco del trattamento randomizzato a lungo termine con Empagliflozin oppure placebo nei pazienti con insufficienza cardiaca
Non è noto se i benefici degli inibitori del cotrasportatore sodio-glucosio di tipo 2 ( SGLT2 ) nell’insufficienza cardiaca persistano...