Maggiore efficacia del Ferro saccarato e.v. rispetto al Ferro solfato per os nell’anemia sideropenica post-parto


L’anemia postparto da deficienza di ferro è comune nelle donne che hanno partorito, ed il trattamento consiste nella somministrazione di supplementazione per os di Ferro, oppure nelle trasfusioni di sangue.

Uno studio ha confrontato l’effetto dell’assunzione del Solfato ferroso per os o del Ferro saccarato per via endovenosa nel trattamento dell’anemia da deficienza post-parto di ferro.

Lo studio eseguito presso il John Radcliffe Hospital di Oxford, in Gran Bretagna, ha coinvolto 44 donne con valori di emoglobina inferiori a 9g/dl e di ferritina minori di 15microg/l a 24-48 ore post-parto.

Le donne sono state assegnate in modo casuale a ricevere Solfato ferroso 200mg 2 volte die per 6 settimane oppure Ferro saccarato 200mg per via endovenosa, 2 dosi somministrate ai giorni 2 e 4.
Al quinto giorno, i livelli di emoglobina nelle donne trattate con Ferro per via endovenosa sono aumentati in media da 7.3 a 9.9g/dl, mentre non è stato osservato nessun cambiamento nelle donne trattate con Ferro per os.

Le donne trattate con Ferro per via endovenosa presentavano significativamente più alti livelli di emoglobina ai giorni 5 e 14 ( p < 0.1 ) rispetto alle donne trattate con Ferro per os.
Tuttavia, dal 4° giorno non sono state osservate differenze tra i 2 gruppi.

I livelli di ferritina sono aumentati più rapidamente nelle donne trattate con Ferro per via endovenosa e sono rimasti significativamente più alti rispetto ai livelli nelle donne trattate con Ferro per os ( p < 0.01 ).

I dati dello studio hanno dimostrato che il Ferro saccarato per via endovenosa aumenta i livelli di emoglobina più rapidamente rispetto al Ferro solfato nelle donne con anemia sideropenica postparto.
Inoltre, il Ferro saccarato per via endovenosa è sembrato riempire più velocemente i depositi di ferro.

Gli Autori, viste le piccole dimensioni dello studio, ritengono che i dati dovrebbero essere riconfermati. ( Xagena2006 )

Bhandal N, Russell R, BJOG 2006; 113: 1248-1252


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