Blinatumomab seguito da regime POMP come mantenimento nei pazienti anziani con leucemia linfoblastica acuta a cellule B, negativa al cromosoma Philadelphia, di nuova diagnosi: studio SWOG 1318


Gli esiti della chemioterapia nei pazienti più anziani con leucemia linfoblastica acuta ( ALL ) negativa per il cromosoma Philadelphia ( Ph- ) sono molto sfavorevoli.
È stato valutato Blinatumomab ( Blincyto ) come terapia di induzione e consolidamento seguita da chemioterapia di mantenimento con Prednisone, Vincristina, 6-Mercaptopurina e Metotrexato ( POMP ) in questa popolazione di pazienti.

I pazienti sono stati trattati presso i siti del National Clinical Trial Network. I criteri di ammissibilità includevano età maggiore o uguale a 65 anni e leucemia linfoblastica acuta a cellule B, negativa al cromosoma Ph, di nuova diagnosi.

I pazienti hanno ricevuto Blinatumomab come induzione per 1-2 cicli fino al raggiungimento della risposta ( remissione completa [ CR ] e risposta completa con recupero incompleto della conta ematica ).
I pazienti hanno quindi ricevuto tre cicli di consolidamento con Blinatumomab seguiti da 18 mesi di chemioterapia di mantenimento con il regime POMP.
Sono state somministrate 8 dosi di Metotrexato intratecale come profilassi del sistema nervoso centrale.

Sono stati arruolati 29 pazienti idonei. L'età mediana era di 75 anni e la conta mediana dei blasti del midollo osseo alla diagnosi era dell'87%.
Il rischio citogenetico è risultato alto in 10 pazienti ( 34% ) e 5 dei 14 pazienti ( 36% ) testati avevano la firma del gene ALL Ph-like.
19 pazienti ( 66% ) hanno raggiunto la risposta completa. Le stime di sopravvivenza libera da malattia e sopravvivenza globale di Kaplan-Meier a 3 anni sono state rispettivamente del 37% e del 37%.

Blinatumomab è risultato ben tollerato ed efficace nel trattamento dei pazienti più anziani con leucemia linfoblastica acuta a cellule B negativa al cromosoma Ph di nuova diagnosi, compresi i pazienti con citogenetica a basso rischio.
I risultati di sopravvivenza libera da malattia e sopravvivenza globale a 3 anni sono incoraggianti. ( Xagena2022 )

Advani AS et al, J Clin Oncol 2022; 40: 1574-1582

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