Bortezomib, un potenziale trattamento per il tumore della prostata


L’ablazione degli androgeni e la chemioterapia forniscono un effetto palliativo per la maggior parte dei pazienti con tumore alla prostata in fase avanzata.
Più insidioso è il tumore della prostata androgeno-indipendente.

Il proteasoma è un complesso enzimatico ubiquitario con un importante ruolo in molti pathway di regolazione intracellulare.

L’inibizione del proteasoma è stata proposta come terapia mirata nel trattamento dei tumori ematologici.

Studi con Bortezomib ( Velcade ) e con altri inibitori del proteasoma hanno dimostrato che le cellule tumorali dipendono dal proteasoma per la sopravvivenza e diversi meccanismi impiegati dalle cellule del tumore della prostata richiedono la funzione del proteasoma.

Uno studio di fase I ha determinato la dose massima tollerata ( 1.6mg/m2 ) del Bortezomib, somministrato una volta a settimana.

E’ stata osservata una correlazione tra dose somministrata di Bortezomib, inibizione del proteasoma e modulazione positiva del PSA ( Prostate-Specific Antigen ).

I risultati dello studio di fase I e di studi preclinici sostengono l’impiego del Bortezomib, in associazione a chemioterapia o a radioterapia, nei pazienti con carcinoma prostatico androgeno-indipendente.( Xagena2004 )

Papandeou C N et Logothetis C J, Cancer Research 2004; 64: 5036-5043

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