Mieloma multiplo di nuova diagnosi: Bortezomib con Talidomide più Desametasone come terapia di induzione o come terapia di consolidamento


La combinazione Talidomide ( Thalomid ) più Desametasone ( Decadron ) rappresenta una terapia di induzione standard nel caso di mieloma.

È stato condotto uno studio allo scopo di valutare l’efficacia e la sicurezza dell'aggiunta di Bortezomib ( Velcade ) a Talidomide più Desametasone versus Talidomide più Desametasone da soli come terapia di induzione prima e come terapia di consolidamento dopo doppio trapianto autologo di cellule staminali in pazienti con nuova diagnosi di mieloma multiplo.

I pazienti ( età compresa tra 18 e 65 anni ) con mieloma sintomatico non-trattato in precedenza sono stati arruolati in 73 Centri in Italia nel periodo 2006-2008 e la raccolta dei dati è stata proseguita sino a giugno 2010.

Le persone coinvolte nello studio sono state assegnate in maniera casuale ( rapporto 1:1 ) a ricevere 3 cicli di 21 giorni di Talidomide ( 100 mg al giorno per i primi 14 giorni e 200 mg al giorno in seguito ) più Desametasone ( 40 mg al giorno in 8 dei primi 12 giorni, ma non in modo consecutivo, per un totale di 320 mg per ciclo ), da soli o con Bortezomib ( 1.3 mg/m(2) nei giorni 1, 4, 8 e 11 ).

Dopo un doppio trapianto autologo di cellule staminali, i pazienti hanno ricevuto 2 cicli di 35 giorni del regime farmacologico a loro assegnato, Bortezomib più Talidomide più Desametasone o Talidomide più Desametasone, come terapia di consolidamento.

L'endpoint primario di questo studio in aperto era il tasso di risposta completa o quasi completa alla terapia di induzione e l'analisi è stata per intention-to-treat.

Nello studio sono stati arruolati 480 pazienti assegnati in maniera casuale a ricevere Bortezomib più Talidomide più Desametasone ( n=241 pazienti ) o Talidomide più Desametasone ( n=239 ).

Sei pazienti hanno revocato il consenso prima dell'inizio del trattamento, e nell'analisi per intention-to-treat sono stati inclusi 236 pazienti in terapia con Bortezomib più Talidomide più Desametasone e 238 con Talidomide più Desametasone.

Dopo terapia di induzione, risposta completa o quasi completa è stata raggiunta in 73 pazienti ( 31% ) trattati con Bortezomib più Talidomide più Desametasone e in 27 ( 11% ) in terapia con Talidomide più Desametasone ( p inferiore a 0.0001 ).

Eventi avversi di grado 3 o 4 sono stati osservati in un numero significativamente più ampio di pazienti trattati con Bortezomib più Talidomide più Desametasone ( n=132, 56% ) che in quelli in trattamento con Talidomide più Desametasone ( n=79, 33%; p inferiore a 0.0001 ), con una più elevata manifestazione di neuropatia periferica nei pazienti trattati anche con Bortezomib ( n=23, 10% ) che in quelli trattati solo con Talidomide più Desametasone ( n=5, 2%; p=0.0004 ).

Risoluzione o miglioramento della neuropatia periferica grave è stato osservato in 18 dei 23 pazienti del gruppo Bortezomib più Talidomide più Desametasone, e in 3 dei 5 pazienti del gruppo Talidomide più Desametasone.

In conclusione, la terapia di induzione con Bortezomib più Talidomide più Desametasone prima di un doppio trapianto autologo di cellule staminali migliora in modo significativo il tasso di risposta completa o quasi completa e rappresenta un nuovo standard di cura per i pazienti con mieloma multiplo idonei per il trapianto. ( Xagena2010 )

Cavo M et al, Lancet 2010; 376: 2075-2085


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