Narsoplimab, un inibitore di MASP-2, per il trattamento della microangiopatia trombotica associata al trapianto di cellule staminali ematopoietiche nell'adulto


La microangiopatia trombotica associata al trapianto di cellule staminali ematopoietiche ( HSCT-TMA ) è una grave complicanza con mortalità significativa e nessuna terapia approvata.
La microangiopatia trombotica HSCT-TMA deriva da una lesione endoteliale, che attiva la via della lectina del complemento.

Narsoplimab, un inibitore MASP-2 ( serina proteasi-2 associata a MBL [ lectina legante il mannosio ] ), è stato valutato per la sicurezza e l'efficacia negli adulti con microangiopatia trombotica HSCT-TMA.

In uno studio cardine in aperto a braccio singolo, i pazienti hanno ricevuto Narsoplimab per via endovenosa una volta a settimana per 4-8 settimane.

L'endpoint primario ( tasso di risposta ) richiedeva un miglioramento clinico in due categorie: marcatori TMA di laboratorio ( sia conta piastrinica che lattato deidrogenasi ) e funzione d'organo o assenza di trasfusione.
Sono stati analizzati i pazienti che hanno ricevuto almeno una dose ( set di analisi completo FAS; n=28 ).

Il tasso di risposta è stato del 61% nella popolazione FAS. Risposte simili sono state osservate in tutti i sottogruppi di pazienti definiti da caratteristiche basali, caratteristiche del trapianto HSCT e complicanze di trapianto HSCT.

Il miglioramento della funzione d'organo si è verificato nel 74% dei pazienti nella popolazione FAS.

La sopravvivenza a 100 giorni dalla diagnosi di microangiopatia trombotica HSCT-TMA è stata del 68% e del 94% nella popolazione FAS e nei responder, rispettivamente, mentre la sopravvivenza globale mediana è stata di 274 giorni nella popolazione FAS.

Narsoplimab è risultato ben tollerato e gli eventi avversi sono stati tipici di questa popolazione, senza alcun apparente segnale di preoccupazione per la sicurezza.

In questo studio, il trattamento con Narsoplimab è risultato sicuro, ha migliorato significativamente i marcatori TMA di laboratorio e ha determinato una risposta clinica e una sopravvivenza globale favorevoli. ( Xagena2022 )

Khaled SK et al, J Clin Oncol 2022; 40: 2447-2457

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