La terapia di mantenimento con l'inibitore delle telomerasi Imetelstat non è in grado di migliorare la sopravvivenza nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato dopo chemioterapia di prima linea


La terapia di mantenimento, sia continuativa che basata su switch ( passaggio ) terapeutico, viene comunemente impiegata nei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) in stadio avanzato.
Uno studio clinico di fase II, randomizzato e in aperto, ha valutato l'efficacia dell'inibitore della telomerasi, Imetelstat, come terapia di mantenimento switch nei pazienti con tumore dle polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato.

I pazienti con qualsiasi istotipo di carcinoma polmonare non-a-piccole cellule, in stadio avanzato e non in progressione dopo chemioterapia di prima linea con doppietta a base di Platino ( in associazione o meno a Bevacizumab ), e con performance status ECOG pari a 0 o 1 sono risultati candidabili.
I pazienti sono stati randomizzati in un rapporto 2:1 a ricevere Imetelstat somministrato alla dose di 9.4 mg/kg nei giorni 1 e 8 di un ciclo di 21 giorni, o al gruppo di osservazione.
Endpoint primario dello studio era la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ).
Un'analisi esplorativa con biomarker della lunghezza dei telomeri è stata condotta sui tessuti tumorali mediante metodica PCR quantitativa ( qPCR ) e ibridazione in situ fluorescente per le telomerasi.

Dei 116 pazienti arruolati nello studio, 114 sono risultati valutabili.
Nel gruppo di pazienti trattato con Imetelstat è stata osservata una maggiore frequenza di neutropenia e trombocitopenia di grado 3 o 4.
La sopravvivenza libera da progressione mediana è stata di 2.8 mesi nei pazienti trattati con Imetelstat rispetto ai 2.6 mesi del gruppo di controllo ( hazard ratio, HR = 0.844; intervallo di confidenza [ IC ] 95%: 0.54-1.31; P = 0.446 ).

La sopravvivenza mediana è risultata essere migliore nel braccio trattato con Imetelstat rispetto al gruppo di controllo ( 14.3 mesi versus 11.5 mesi ), anche se non in modo significativo ( HR = 0.68; IC 95%: 0.41-1.12; P = 0.129).
L'analisi esplorativa ha evidenziato una tendenza al miglioramento della sopravvivenza mediana libera da progressione ( HR = 0.43; IC 95%: 0.14-1.3; P = 0.124 ) e della sopravvivenza globale ( HR = 0.41; IC 95%: 0.11-1.46; P = 0.155 ) nei pazienti con breve lunghezza dei telomeri trattati con Imetelstat, mentre non ha evidenziato alcun miglioramento nella sopravvivenza mediana libera da progressione ( HR = 0.86; IC 95%: 0.39-1.88 ) e nella sopravvivenza globale ( HR = 0.51; IC 95%: 0.2-1.28; P = 0.145 ) nei pazienti con maggiore lunghezza dei telomeri.

In conclusione, lo studio ha dimostrato che la terapia di mantenimento con Imetelstat non è stata in grado di migliorare la sopravvivenza libera da progressione nei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule in stadio avanzato che si sono dimostrati responsivi a terapia di prima linea.
E' stata osservata una tendenza verso il miglioramento della sopravvivenza mediana libera da progressione e della sopravvivenza globale nei pazienti con breve lunghezza dei telomeri.
Sono necessari ulteriori studi sul potenziale ruolo della lunghezza dei telomeri come biomarcatore predittivo per lo sviluppo clinico di Imetelstat. ( Xagena2015 )

Chiappori AA et al, Ann Oncol 2015; 26: 354-362

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