Inibitori della tirosin-chinasi di Bruton: Ibrutinib presenta attività significativa nei pazienti con tumori delle cellule B recidivati e/o refrattari
Sopravvivenza e progressione di tumori delle cellule B mature dipendono dai segnali che arrivano dal recettore dell’antigene delle cellule B, e la tirosin-chinasi di Bruton ( BTK ) è una chinasi di segnalazione critica in questa via di segnalazione.
Uno studio ha valutato ibrutinib ( PCI-32765 ), un inibitore irreversibile a piccola molecola di BTK, nei pazienti con neoplasie delle cellule B.
Pazienti con linfoma a cellule B o leucemia linfocitica cronica in recidiva o refrattari hanno ricevuto dosi scalari orali di Ibrutinib.
Sono stati valutati due schemi di somministrazione: uno di 28 giorni on ( terapia ) e 7 giorni off ( no-terapia ); e uno con dosaggio continuo una volta al giorno.
L’occupazione di BTK da parte di Ibrutinib nel sangue periferico è stata monitorata con una sonda fluorescente ad affinità.
L’aumento della dose è proseguito fino al raggiungimento della massima dose tollerata o, in assenza di massima dose tollerata, fino a 3 livelli di dose superiori alla occupazione completa di BTK da parte di Ibrutinib.
La risposta è stata valutata ogni 2 cicli.
In totale, 56 pazienti con diverse neoplasie a cellule B sono stati trattati in 7 coorti.
La maggior parte degli eventi avversi sono stati di grado 1 e 2 e auto-limitati.
Eventi dose-limitanti non sono stati osservati, nemmeno con un prolungamento della somministrazione.
L’occupazione completa del sito attivo di BTK si è manifestata con 2.5 mg/kg al giorno, e l’aumento di dose è proseguito fino a 12.5 mg/kg al giorno senza raggiungere la massima dose tollerata.
Dati farmacocinetici hanno indicato un rapido assorbimento ed eliminazione, e il mantenimento della occupazione di BTK per almeno 24 ore, in linea con il meccanismo irreversibile.
Il tasso di risposta oggettiva nei 50 pazienti valutabili è stato pari al 60%, inclusa risposta completa nel 16%.
La sopravvivenza mediana libera da progressione in tutti i pazienti è stata di 13.6 mesi.
In conclusione, Ibrutinib, un nuovo inibitore che ha come bersaglio BTK, è ben tollerato, con sostanziale attività nelle istologie delle cellule B. ( Xagena2013 )
Advani RH et al, J Clin Oncol 2013; 31: 88-94
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