Studio ADVANCE: Peginterferone beta-1a nella sclerosi multipla recidivante-remittente
Nel corso del 2014 meeting dell’American Academy of Neurology ( AAN ) sono stati presentati i risultati a 2 anni dello studio clinico di fase III ADVANCE riguardante il Peginterferone beta-1a ( Plegridy ) per il trattamento dei pazienti affetti da forme recidivanti di sclerosi multipla.
I dati hanno mostrano che il Peginterferone beta-1a somministrato ogni due settimane produce benefici in termini di tassi di recidive, risonanza magnetica e progressione della malattia.
Nel corso di due anni, il profilo di sicurezza del Peginterferone beta-1a si è rivelato in linea con quello di altre terapie a base di Interferone per il trattamento della sclerosi multipla.
ADVANCE è uno studio clinico controllato con placebo ( nel primo anno ) della durata di due anni che ha valutato l’efficacia e la sicurezza del Peginterferone beta-1a, somministrato per via sottocutanea.
L’analisi di tutti gli endpoint primari e secondari di efficacia è stata condotta alla fine del primo anno dello studio. Dopo il primo anno, i pazienti trattati con placebo hanno assunto il Peginterferone beta-1a per tutta la durata rimanente dello studio.
Dalla nuova analisi dei dati dello studio ADVANCE è emerso che i benefici apportati dal Peginterferone beta-1a sono stati mantenuti nel corso dei 2 anni.
L’analisi dei dati relativi al secondo anno dello studio ADVANCE ha dimostrato che:
a) l’efficacia del Peginterferone beta-1a somministrato ogni due settimane è stata mantenuta per tutto il secondo anno dello studio. Rispetto al primo anno, il tasso annualizzato di recidive ( ARR, Annualized Relapse Rate ) si è ridotto ulteriormente e il numero di lesioni in T2 nuove o ingrandite è risultato inferiore nel corso del secondo anno;
b) il profilo di sicurezza e tollerabilità a due anni è stato sovrapponibile a quello del primo anno.
Sono state anche presentate due nuove analisi post-hoc dello studio ADVANCE:
- La prima analisi ha mostrato un aumento della percentuale di pazienti affetti da sclerosi multipla recidivante-remittente con assenza di evidenze di attività di malattia misurata ( FMDA, Freedom from Measured Disease Activity ), definita come assenza di recidive, assenza di progressione della disabilità, nessuna lesione captante il Gadolinio ( Gd+ ) e nessuna lesione iperintensa in T2, nuova o recentemente ingrandita rispetto al basale. I risultati hanno indicato che la percentuale di pazienti con FMDA clinica e complessiva alla risonanza magnetica è stata significativamente maggiore con il Peginterferone beta-1a somministrato ogni due settimane rispetto al placebo;
- Una seconda analisi ha mostrato un migliore recupero dalle recidive rispetto al placebo ( misurato come percentuale di pazienti con recidive associate a progressione sostenuta della disabilità ). ( Xagena2014 )
Fonte: Biogen Idec, 2014
Neuro2014 Farma2014
Indietro
Altri articoli
Ropeginterferone rispetto alla terapia standard per i pazienti a basso rischio con policitemia vera
Rimane non ben definito se il salasso da solo possa mantenere adeguatamente l’ematocrito target nei pazienti con policitemia vera (...
Interferone alfa-2b nei pazienti con granulomatosi linfomatoide di basso grado e chemioterapia con DA-EPOCH-R nei pazienti con granulomatosi linfomatoide di alto grado
La granulomatosi linfomatoide è una rara malattia linfoproliferativa a cellule B associata al virus di Epstein-Barr ( EBV ) con...
Carico sintomatico e qualità di vita nei pazienti con trombocitemia essenziale e policitemia vera ad alto rischio trattati con Idrossiurea o Interferone alfa-2a pegilato: un'analisi post-hoc degli studi MPN-RC 111 e 112
I pazienti con trombocitemia essenziale o policitemia vera presentano diversi sintomi che possono peggiorare la loro qualità di vita. E'...
Inibitore dell'interferone di tipo I Anifrolumab nei pazienti con nefrite lupica attiva
Sono state valutate l'efficacia e la sicurezza dell'anticorpo del recettore dell'interferone di tipo I, Anifrolumab ( Saphnelo ), nei pazienti...
Efficacia e sicurezza di Anifrolumab in base alla firma genetica dell'interferone di tipo I e sottogruppi clinici nei pazienti con lupus eritematoso sistemico
Sono state caratterizzate l'efficacia e la sicurezza di Anifrolumab ( Saphnelo ) nei pazienti con lupus eritematoso sistemico ( SLE...
Recidiva di vasculite crioglobulinemica da virus dell'epatite C dopo risposta virale sostenuta e dopo trattamento con antivirali ad azione diretta privi di Interferone
Gli agenti antivirali ad azione diretta ( DAA ) hanno modificato la gestione dell'infezione da virus dell'epatite C ( HCV...
Peginterferone lambda per il trattamento dei pazienti ambulatoriali con COVID-19
Ad oggi, solo gli anticorpi monoclonali hanno dimostrato di essere efficaci per i pazienti ambulatoriali con COVID-19. L'Interferone lambda-1 è...
Sicurezza ed efficacia dell'Interferone beta-1a nebulizzato SNG001 per inalazione per il trattamento dell'infezione da SARS-CoV-2
La sindrome respiratoria acuta grave da infezione da coronavirus 2 ( SARS-CoV-2 ) comporta un rischio sostanziale di malattia grave...
Efficacia dell'Interferone beta-1a più Remdesivir rispetto al solo Remdesivir negli adulti ospedalizzati con COVID-19
La compromissione funzionale dell'Interferone, un componente antivirale naturale del sistema immunitario, è associata alla patogenesi e alla gravità della COVID-19....
Trattamento dell'eritema multiforme persistente con inibizione della Janus chinasi e ruolo dell'interferone gamma e dell'interleuchina 15 nella sua patogenesi
L'eritema multiforme persistente ( PEM ) è poco conosciuto e manca di terapie efficaci diverse dai glucocorticoidi. È stato condotto uno...