Antagonisti della interleuchina-1: Canakinumab e Anakinra nel diabete mellito di tipo 1 di recente insorgenza
L’immunità innata contribuisce alla patogenesi delle malattie autoimmuni, come il diabete mellito di tipo 1, ma fino ad ora non sono stati condotti studi randomizzati e controllati sul blocco di interleuchina-1, mediatore chiave della immunità innata.
È stato condotto uno studio per valutare se Canakinumab ( Ilaris ), un anticorpo monoclonale umano anti-interleuchina-1, o Anakinra ( Kineret ), un antagonista umano del recettore della interleuchina-1, possa migliorare la funzione delle cellule beta nel diabete mellito di tipo 1 di recente insorgenza.
Sono stati portati a termine due studi randomizzati e placebo-controllati in due gruppi di pazienti con diabete di tipo 1 di recente insorgenza e un valore di almeno 0.2 nM al test del peptide C stimolato [ test di tolleranza con pasto misto ].
I pazienti nello studio con Canakinumab avevano un’età compresa tra 6 e 45 anni e sono stati arruolati in 12 Centri in USA e Canada, mentre quelli nel gruppo Anakinra avevano un’età compresa tra 18 e 35 anni e sono stati arruolati in 14 Centri in Europa.
I partecipanti sono stati assegnati in maniera casuale a iniezioni sottocutanee di 2 mg/kg ( massima dose 300 mg ) di Canakinumab oppure placebo a cadenza mensile per 12 mesi o 100 mg di Anakinra o placebo una volta al giorno per 9 mesi.
Partecipanti e personale dello studio non erano a conoscenza del trattamento assegnato.
L’endpoint primario era l’area sotto la curva a 2 ore, con aggiustamento al basale, della risposta di peptide C al test di tolleranza con pasto misto a 12 mesi ( studio Canakinumab ) e 9 mesi ( studio Anakinra ).
Le analisi sono state condotte per intention-to-treat.
I pazienti dello studio Canakinumab sono stati arruolati nel periodo 2010-2011, quelli dello studio Anakinra nel periodo 2009-2011.
In totale, 69 pazienti sono stati assegnati a Canakinumab ( n=47 ) oppure placebo ( n=22 ) mensili per 12 mesi e 69 ad Anakinra ( n=35 ) o placebo ( n=34 ) giornalieri per 9 mesi.
Non sono state effettuate analisi intermedie.
Nell’analisi primaria sono stati inclusi 45 pazienti trattati con Canakinumab e 21 con placebo dallo studio Canakinumab e 25 pazienti trattati con Anakinra e 26 con placebo dallo studio Anakinra.
La differenza nell’area sotto la curva del peptide C tra i gruppi Canakinumab e placebo a 12 mesi è stata pari a 0.01 nmol/L ( p=0.86 ), e tra i gruppi Anakinra e placebo a 9 mesi è stata dello 0.02 nmol/L ( p=0.71 ).
Il numero e la gravità degli eventi avversi non ha mostrato differenze tra i gruppi nello studio Canakinumab.
Nello studio Anakinra, i pazienti nel gruppo Anakinra hanno mostrato gradi significativamente più elevati di eventi avversi rispetto a quelli del gruppo placebo ( p=0.018 ), a causa soprattutto di un numero più elevato di reazioni al sito di iniezione nel gruppo Anakinra.
In conclusione, Canakinumab e Anakinra sono risultati sicuri, ma non efficaci come farmaci immunomodulatori singoli nel diabete mellito di tipo 1 di recente insorgenza.
Il blocco della interleuchina-1 potrebbe essere più efficace in combinazione con trattamenti che hanno come bersaglio l’immunità adattativa nei disturbi autoimmuni organo-specifici. ( Xagena2013 )
Moran A et al, Lancet 2013; 381: 1905-1915
Endo2013 Farma2013
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