Alemtuzumab e chemioterapia CHOP come prima linea di trattamento per il linfoma periferico a cellule T


I Ricercatori del GITIL ( Gruppo Italiano Terapie Innovative nei Linfomi ) hanno valutato, in modo prospettico, la possibilità di utilizzo e l’efficacia della combinazione di Alemtuzumab ( Campath-1H ) con il regime CHOP come trattamento primario per pazienti con linfoma periferico a cellule T.

Tra gennaio 2003 e dicembre 2005 sono entrati nello studio e sono stati sottoposti a 8 cicli di terapia CHOP ( Ciclofosfamide, Doxorubicina, Vincristina, Prednisone ) 24 pazienti, consecutivi, affetti da linfoma periferico a cellule T.

Alemtuzumab è stato aggiunto a 30 mg al giorno –1 per via sottocutanea, inizialmente nei primi 4 cicli ( 4 pazienti ), e quindi a tutti gli 8 cicli ( 20 pazienti ).

La remissione completa è stata raggiunta in 17 pazienti ( 71% ), un paziente ha avuto remissione parziale e 6 hanno mostrato malattia stabile / in progressione.

Ad un follow up mediano di 16 mesi ( range, 5-42 mesi ), 14 pazienti erano vivi, 9 erano deceduti per progressione della malattia e uno era deceduto per polmonite sebbene avesse mostrato una risposta completa al giorno +198.

Ad oggi, 13 pazienti sono liberi da malattia, con una durata mediana della risposta di 11 mesi.

I più frequenti effetti collaterali sono stati neutropenia di grado 4 e riattivazione del citomegalovirus ( CMV ).
Le maggiori infezioni erano rappresentate dalla riattivazione del virus di Jacob-Creutzfeldt ( J-C ), aspergillosi polmonare invasiva, sepsi stafilococcica e polmonite.

Lo studio ha mostrato che CHOP-C ( CHOP + Alemtuzumab ) è un regime chemioimmunoterapico efficace nel trattamento del linfoma periferico a cellule T con un alto tasso di risposte complete. Inoltre è associato a complicanze di tipo infettivo, che possono essere tenute sotto controllo nella maggior parte dei casi. ( Xagena2007 )

Gallamini A et al, Blood 2007; 110: 2316-2323


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