Associazione tra infezione da Borrelia e rischio di linfoma a cellule del mantello


Le segnalazioni relative alla presenza di DNA di Borrelia burgdorferi nei linfomi maligni hanno fatto sorgere l’ipotesi che l’infezione da parte di questo batterio potesse essere correlata allo sviluppo di linfoma non-Hodgkin ( NHL ).

Ricercatori del Statens Serum Institut, a Copenhagen in Danimarca, hanno condotto uno studio caso-controllo su 3.055 pazienti con linfoma non-Hodgkin e 3.187 controlli.

Informazioni su precedenti punture di zecca o infezioni da Borrelia burgdorferi sono state raccolte con interviste telefoniche e mediante test sierici immunoenzimatici ( ELISA ) per la ricerca di anticorpi contro B. burgdorferi in un sottogruppo di 1.579 pazienti e 1.354 controlli.

Il rischio totale di linfoma non-Hodgkin non è risultato associato con pregresse punture di zecca ( odds ratio ( OR ) =1.0 ), infezione da Borrelia ( OR = 1.3 ) o presenza di anticorpi anti-Borrelia ( OR = 1.3 ).
Tuttavia nell’analisi dei sottotipi di NHL, la precedente infezione da Borrelia burgdorferi ( OR = 2.5 ) e la positività per anticorpi anti-Borrelia burgdorferi ( OR = 3.6 ) sono entrambe risultate associate ad un aumento del rischio di linfoma a cellule del mantello.

I dati suggeriscono un’associazione tra infezione da Borrelia burgdorferi e rischio di linfoma a cellule del mantello. ( Xagena2008 )

Schollkopf C et al, Blood 2008; 111: 5524-5529


Emato2008


Indietro

Altri articoli


Più della metà dei pazienti trattati con immunoterapia con cellule T mirate al recettore chimerico dell'antigene ( CAR ) CD19...


Gli esiti nei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) recidivato sottoposti a trapianto autologo di...


La progressione del sistema nervoso centrale ( SNC ) o la recidiva è una complicanza rara ma devastante del linfoma...


Dopo il trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ), il consolidamento con Brentuximab vedotin ( Adcetris ) nei...


I prodotti a base di cellule T ingegnerizzate Axicabtagene ciloleucel ( Axi-cel; Yescarta ) e Brexucabtagene autoleucel ( Brexu-cel; Tecartus...


Nello studio di fase 3 MCL0208 della Fondazione Italiana Linfomi, il mantenimento con Lenalidomide ( Revlimid ) dopo trapianto autologo...


La Fludarabina è uno degli agenti più comuni somministrati per la linfodeplezione prima della terapia CAR-T diretta a CD19, ma...


Precedenti analisi dello studio di fase 2 KEYNOTE-170 hanno dimostrato un'attività antitumorale efficace e una sicurezza accettabile di Pembrolizumab (...


Il trattamento del linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) nei pazienti anziani è impegnativo, soprattutto per coloro...