Effetti tardivi nei pazienti con linfoma mantellare trattati con o senza trapianto autologo di cellule staminali
Gli studi sugli effetti tardivi nei pazienti con linfoma mantellare ( MCL ) stanno diventando sempre più importanti in quanto la sopravvivenza sta migliorando e vengono introdotti nuovi farmaci mirati. Tuttavia, la conoscenza degli effetti tardivi è limitata.
Lo scopo di uno studio basato sulla popolazione è stato quello di descrivere l'entità e il panorama degli effetti tardivi tra i pazienti trattati con o senza chemioterapia ad alte dosi con trapianto di cellule staminali autologhe ( HD-ASCT ).
La coorte dello studio comprendeva tutti i pazienti con linfoma mantellare, registrati nello Swedish Lymphoma Register, di età compresa tra 18 e 69 anni, diagnosticati tra il 2000 e il 2014 ( n=620; sottoposti a trapianto HD-ASCT, n=247 ) e comparatori sani abbinati in un rapporto 1:10.
I pazienti e i comparatori sono stati seguiti tramite il National Patient Register and Cause of Death Register, da 12 mesi dopo la diagnosi o abbinamento fino a dicembre 2017.
In relazione ai comparatori abbinati, il tasso di visite specialistiche e ospedaliere è risultato significativamente più alto tra i pazienti con linfoma mantellare.
I pazienti con linfoma mantellare presentavano rischi relativi particolarmente elevati di malattie infettive, respiratorie e del sangue.
Durante questo periodo di osservazione, non è stata osservata alcuna differenza nel tasso di queste complicanze, comprese le neoplasie secondarie, tra i pazienti trattati con e senza trapianto HD-ASCT.
La maggior parte dei pazienti è morta a causa del linfoma e non per un'altra causa o complicazione del trattamento.
Presi insieme, i risultati hanno indicato che la maggior parte delle esigenze di assistenza sanitaria post-trattamento sono correlate alla malattia da linfoma: C'è quindi la necessità di opzioni terapeutiche più efficienti. ( Xagena2023 )
Ekberg S et al, Blood Adv 2023; 7: 866-874
Emo2023 Onco2023
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
I tempi di attivazione degli anticorpi anti-PD-L1 influiscono su efficacia e tossicità della terapia con cellule CAR-T dirette a CD19 per il linfoma a grandi cellule B
Più della metà dei pazienti trattati con immunoterapia con cellule T mirate al recettore chimerico dell'antigene ( CAR ) CD19...
Consolidamento con Blinatumomab post-trapianto autologo di cellule staminali in pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B
Gli esiti nei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) recidivato sottoposti a trapianto autologo di...
Metotrexato ad alte dosi come profilassi del sistema nervoso centrale nel linfoma aggressivo a cellule B ad alto rischio
La progressione del sistema nervoso centrale ( SNC ) o la recidiva è una complicanza rara ma devastante del linfoma...
Brentuximab vedotin più Nivolumab dopo trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche per i pazienti adulti con linfoma di Hodgkin classico ad alto rischio
Dopo il trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ), il consolidamento con Brentuximab vedotin ( Adcetris ) nei...
Tassi di sindrome da rilascio di citochine e sindrome da neurotossicità associata a cellule effettrici immunitarie dai dati di CIBMTR su pazienti con linfoma in seguito a terapia con cellule CAR-T
I prodotti a base di cellule T ingegnerizzate Axicabtagene ciloleucel ( Axi-cel; Yescarta ) e Brexucabtagene autoleucel ( Brexu-cel; Tecartus...
Candidati biomarcatori germinali dell’efficacia della Lenalidomide nel linfoma a cellule mantellari: studio MCL0208
Nello studio di fase 3 MCL0208 della Fondazione Italiana Linfomi, il mantenimento con Lenalidomide ( Revlimid ) dopo trapianto autologo...
Esposizione ottimale alla Fludarabina per esiti migliori dopo la terapia con Axicabtagene ciloleucel per il linfoma non-Hodgkin a cellule B aggressivo
La Fludarabina è uno degli agenti più comuni somministrati per la linfodeplezione prima della terapia CAR-T diretta a CD19, ma...
Pembrolizumab nel linfoma primario mediastinico a grandi cellule B recidivante o refrattario: analisi finale di KEYNOTE-170
Precedenti analisi dello studio di fase 2 KEYNOTE-170 hanno dimostrato un'attività antitumorale efficace e una sicurezza accettabile di Pembrolizumab (...
Lenalidomide più Rituximab per il trattamento iniziale dei pazienti anziani fragili affetti da linfoma diffuso a grandi cellule B: studio FIL_ReRi
Il trattamento del linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) nei pazienti anziani è impegnativo, soprattutto per coloro...