Esposizione ottimale alla Fludarabina per esiti migliori dopo la terapia con Axicabtagene ciloleucel per il linfoma non-Hodgkin a cellule B aggressivo
La Fludarabina è uno degli agenti più comuni somministrati per la linfodeplezione prima della terapia CAR-T diretta a CD19, ma la sua intensità terapeutica ottimale non è nota.
Utilizzando i dati di un Consorzio multicentrico, è stata stimata l’esposizione alla Fludarabina ( area sotto la curva [ AUC ] ) utilizzando un modello farmacocinetico ( PK ) di popolazione in 199 pazienti adulti con linfomi non-Hodgkin aggressivi a cellule B che avevano ricevuto Axicabtagene ciloleucel ( Axi-cel ).
È stata valutata l'associazione dell'AUC stimata della Fludarabina con i risultati chiave, con l'obiettivo di trovare un AUC che ottimizzasse l'efficacia e la tollerabilità.
Sono stati identificati i gruppi con AUC bassa ( inferiore a 18 mg x ora/l, mgh/l ), ottimale ( 18-20 mgh/l ) e alta ( superiore a 20 mgh/l ) per le analisi; l’incidenza cumulativa a 6 mesi di recidiva / progressione della malattia per gruppi AUC è stata del 54%, 28% e 30%, rispettivamente; e i tassi di sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) a 1 anno sono stati del 39%, 66% e 46% e i tassi di sopravvivenza globale ( OS ) sono stati rispettivamente del 58%, 77% e 66%.
Nelle analisi multivariate, rispetto a una AUC bassa, una AUC ottimale è stata associata a più alta sopravvivenza libera da progressione ( hazard ratio HR, 0.52; P=0.02 ) e al rischio più basso di recidiva / progressione della malattia ( HR, 0.46; P=0.01 ) senza un aumento del rischio di sindrome da rilascio di citochine di qualsiasi grado ( HR, 1.1; P=0.8 ) o sindrome da neurotossicità associata a cellule effettrici immunitarie ( ICANS ) ( HR, 1.36; P=0.2 ).
Una AUC elevata è stata associata al rischio maggiore di sindrome da neurotossicità correlata a cellule effettrici immunitarie di qualsiasi grado ( HR, 1.9; P=0.02 ).
Sebbene la causa principale di morte in tutti i gruppi fosse la recidiva / progressione della malattia, i decessi non-correlati alla recidiva, inclusi 3 decessi dovuti a sindrome da neurotossicità correlata a cellule effettrici immunitarie, sono stati più frequenti nel gruppo con AUC elevata.
Questi risultati hanno indicato che il dosaggio di Fludarabina mirato alla farmacocinetica per raggiungere un AUC ottimale può portare a esiti migliori per i pazienti trattati con Axi-cel. ( Xagena2023 )
Scordo M et al, Blood Adv 2023; 7: 5579-5585
Emo2023 Onco2023 Med2023 Farma2023
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
I tempi di attivazione degli anticorpi anti-PD-L1 influiscono su efficacia e tossicità della terapia con cellule CAR-T dirette a CD19 per il linfoma a grandi cellule B
Più della metà dei pazienti trattati con immunoterapia con cellule T mirate al recettore chimerico dell'antigene ( CAR ) CD19...
Consolidamento con Blinatumomab post-trapianto autologo di cellule staminali in pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B
Gli esiti nei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) recidivato sottoposti a trapianto autologo di...
Metotrexato ad alte dosi come profilassi del sistema nervoso centrale nel linfoma aggressivo a cellule B ad alto rischio
La progressione del sistema nervoso centrale ( SNC ) o la recidiva è una complicanza rara ma devastante del linfoma...
Brentuximab vedotin più Nivolumab dopo trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche per i pazienti adulti con linfoma di Hodgkin classico ad alto rischio
Dopo il trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ), il consolidamento con Brentuximab vedotin ( Adcetris ) nei...
Tassi di sindrome da rilascio di citochine e sindrome da neurotossicità associata a cellule effettrici immunitarie dai dati di CIBMTR su pazienti con linfoma in seguito a terapia con cellule CAR-T
I prodotti a base di cellule T ingegnerizzate Axicabtagene ciloleucel ( Axi-cel; Yescarta ) e Brexucabtagene autoleucel ( Brexu-cel; Tecartus...
Candidati biomarcatori germinali dell’efficacia della Lenalidomide nel linfoma a cellule mantellari: studio MCL0208
Nello studio di fase 3 MCL0208 della Fondazione Italiana Linfomi, il mantenimento con Lenalidomide ( Revlimid ) dopo trapianto autologo...
Pembrolizumab nel linfoma primario mediastinico a grandi cellule B recidivante o refrattario: analisi finale di KEYNOTE-170
Precedenti analisi dello studio di fase 2 KEYNOTE-170 hanno dimostrato un'attività antitumorale efficace e una sicurezza accettabile di Pembrolizumab (...
Lenalidomide più Rituximab per il trattamento iniziale dei pazienti anziani fragili affetti da linfoma diffuso a grandi cellule B: studio FIL_ReRi
Il trattamento del linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) nei pazienti anziani è impegnativo, soprattutto per coloro...