Inibitori del proteasoma: Bortezomib sembra efficace nei pazienti con linfoma cutaneo a cellule T recidivante o refrattario


Ricercatori dell’Università di Bologna, hanno condotto uno studio con l’obiettivo di determinare l’attività antitumorale del Bortezomib ( Velcade ), un inibitore del proteasoma, nei pazienti con linfoma cutaneo a cellule T ( CTCL ) o linfoma a cellule T periferiche non-specificato ( PTCLU ) con isolato coinvolgimento cutaneo.

I pazienti con linfoma cutaneo a cellule T o linfoma periferico a cellule T non-specificato, precedentemente trattati, sono stati sottoposti al trattamento in monoterapia con Bortezomib alla dose di 1,3 mg/m2 per via endovenosa nei giorni 1, 4, 8 e 11, ogni 21 giorni per un totale di 6 cicli.

Dei 15 pazienti arruolati, i dati di 12 analizzabili ( 10 CTCL, tutti micosi fungoidi, e 2 PTCLU con coinvolgimento cutaneo isolato ).

Il tasso di risposta generale è stato del 67% con 2 ( 17% ) remissioni complete e 6 ( 50% ) remissioni parziali.
I restanti 4 pazienti hanno mostrato progressione della malattia.

Dal punto di vista istologico i pazienti responsivi erano sette affetti da linfoma cutaneo a cellule T e uno con linfoma a cellule T periferiche non-specificato e coinvolgimento cutaneo isolato.

Tutte le risposte sono risultate durature, da 7 a 14 o più mesi.

In generale, Bortezomib è stato ben tollerato, senza episodi di tossicità di grado 4.
Le più comuni tossicità di grado 3 sono state: neutropenia ( n=2 ), trombocitopenia ( n=2 ) e neuropatia sensoriale ( n=2 ).

Lo studio ha mostrato che Bortezomib è ben tollerato ed ha una significativa attività in monoterapia nei pazienti con linfoma cutaneo a cellule T. ( Xagena2007 )

Zinzani PL et al, J Clin Oncol 2007; 25: 4293-4297


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