Linfoma diffuso a grandi cellule B ad alto rischio: Enzastaurina versus placebo nei pazienti che hanno raggiunto la remissione dopo la terapia di prima linea


È stata confrontata la sopravvivenza libera da malattia ( DFS ) dopo la terapia di mantenimento con l’inibitore selettivo della protein-chinasi C beta ( PKC-beta ) Enzastaurina rispetto al placebo nei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) in remissione completa e con un alto rischio di recidiva dopo la terapia di prima linea.

In uno studio multicentrico, di fase III, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, sono stati arruolati pazienti ad alto rischio di recidiva dopo il regime R-CHOP ( Rituximab - Ciclofosfamide, Doxorubicina, Vincristina e Prednisone ).

I pazienti ( n=758 ) con linfoma diffuso a grandi cellule B in stadio II bulky o in stadio III-IV, tre o più fattori di rischio ( IPI; International Prognostic Index ) al momento della diagnosi, e una risposta completa o una risposta completa non-confermata dopo 6-8 cicli di regime R-CHOP sono stati assegnati a ricevere per via orale Enzastaurina 500 mg al giorno oppure placebo per 3 anni o fino a progressione della malattia o tossicità inaccettabile.

L’endpoint primario era la sopravvivenza libera dalla malattia 3 anni dopo l’inizio del trattamento dell'ultimo paziente.
Erano obiettivi esplorativi le analisi correlative dei biomarcatori, tra cui la cellula di origine mediante esame immunoistochimico e l’espressione di PKC-beta, con gli esiti di efficacia.

Dopo un follow-up mediano di 48 mesi, l’hazard ratio ( HR ) della sopravvivenza per Enzastaurina, rispetto al placebo, è stato pari a 0.92 ( log-rank P=0.541; sopravvivenza libera da malattia a 4 anni, 70% vs 71%, rispettivamente ).

Indipendentemente dal trattamento, non sono state osservate associazioni significative tra l'espressione della proteina PKC-beta o le cellule di origine e la sopravvivenza libera da malattia o la sopravvivenza globale.

In conclusione, Enzastaurina non ha migliorato in modo significativo la sopravvivenza libera da malattia nei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B ad alto rischio dopo aver ottenuto una risposta completa con il regime R-CHOP.
Il raggiungimento di una risposta completa potrebbe aver cancellato il significato prognostico della cellula di origine all’esame immunoistochimico. ( Xagena2016 )

Crump M et al, J Clin Oncol 2016; 34: 2484-2492

Onco2016 Emo2016 Farma2016


Indietro

Altri articoli


Più della metà dei pazienti trattati con immunoterapia con cellule T mirate al recettore chimerico dell'antigene ( CAR ) CD19...


Gli esiti nei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) recidivato sottoposti a trapianto autologo di...


La progressione del sistema nervoso centrale ( SNC ) o la recidiva è una complicanza rara ma devastante del linfoma...


Dopo il trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ), il consolidamento con Brentuximab vedotin ( Adcetris ) nei...


I prodotti a base di cellule T ingegnerizzate Axicabtagene ciloleucel ( Axi-cel; Yescarta ) e Brexucabtagene autoleucel ( Brexu-cel; Tecartus...


Nello studio di fase 3 MCL0208 della Fondazione Italiana Linfomi, il mantenimento con Lenalidomide ( Revlimid ) dopo trapianto autologo...


La Fludarabina è uno degli agenti più comuni somministrati per la linfodeplezione prima della terapia CAR-T diretta a CD19, ma...


Precedenti analisi dello studio di fase 2 KEYNOTE-170 hanno dimostrato un'attività antitumorale efficace e una sicurezza accettabile di Pembrolizumab (...


Il trattamento del linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) nei pazienti anziani è impegnativo, soprattutto per coloro...