Sicurezza e attività di Ibrutinib in combinazione con Durvalumab nei pazienti con linfoma follicolare recidivante o refrattario o linfoma diffuso a grandi cellule B


Uno studio di fase 1b/2, multicentrico, in aperto ha valutato Ibrutinib ( Imbruvica ) più Durvalumab ( Imfinzi ) nel linfoma follicolare recidivato / refrattario o nel linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ).

I pazienti sono stati trattati con Ibrutinib 560 mg una volta al giorno più Durvalumab 10 mg/kg ogni 2 settimane in cicli di 28 giorni nella fase 1b senza tossicità dose-limitante, confermando il dosaggio di fase 2.
Sono stati trattati in totale 61 pazienti con linfoma follicolare ( n = 27 ), linfoma diffuso a grandi cellule B tipo a cellule B del centro germinale ( DLBCL GCB ) ( n = 16 ), DLBCL non-GCB ( n = 16 ) e DLBCL non-specificato ( n = 2 ).

Il tasso di risposta globale ( ORR ) è stato del 25% in tutti i pazienti, del 26% nei pazienti con linfoma follicolare, del 13% nei pazienti con DLBCL GCB e del 38% nei pazienti con DLBCL non-GCB.

Nel complesso, la sopravvivenza mediana libera da progressione è stata di 4.6 mesi e la sopravvivenza globale mediana è stata di 18.1 mesi; entrambe le sopravvivenze erano maggiori nei pazienti con linfoma follicolare rispetto ai pazienti con linfoma DLBCL.

Gli eventi avversi emergenti dal trattamento più frequenti nei pazienti con linfoma follicolare e linfoma DLBCL, rispettivamente, sono stati diarrea ( 16 [ 59% ]; 16 [ 47% ] ), affaticamento ( 12 [ 44% ]; 16 [ 47% ] ), nausea ( 9 [ 33% ]; 12 [ 35% ] ), edema periferico ( 7 [ 26% ]; 13 [ 38% ] ), diminuzione dell'appetito ( 8 [ 30% ]; 11 [ 32% ] ), neutropenia ( 6 [ 22% ]; 11 [ 32% ] ) e vomito ( 5 [ 19% ]; 12 [ 35% ] ).
Eventi avversi immuno-correlati definiti dallo sperimentatore sono stati riportati in 12 pazienti su 61 ( 20% ).

Sono state condotte analisi correlative ma non hanno identificato alcun biomarcatore conclusivo di risposta.

In conclusione, nel linfoma follcolare, nel linfoma diffuso a grandi cellule B tipo a cellule B del centro germinale e linfoma DLBCL tipo a cellule B del centro non-germinale, Ibrutinib più Durvalumab ha dimostrato un'attività simile ad Ibrutinib in monoterapia con la tossicità aggiuntiva del blocco PD-L1; la combinazione ha prodotto un profilo di sicurezza generalmente in linea con quello noto per singolo agente. ( Xagena2020 )

Herrera AF et al, Am J Hematol 2020; 95: 18-27

Emo2020 Onco2020 Farma2020


Indietro

Altri articoli


Più della metà dei pazienti trattati con immunoterapia con cellule T mirate al recettore chimerico dell'antigene ( CAR ) CD19...


Gli esiti nei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) recidivato sottoposti a trapianto autologo di...


La progressione del sistema nervoso centrale ( SNC ) o la recidiva è una complicanza rara ma devastante del linfoma...


Dopo il trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ), il consolidamento con Brentuximab vedotin ( Adcetris ) nei...


I prodotti a base di cellule T ingegnerizzate Axicabtagene ciloleucel ( Axi-cel; Yescarta ) e Brexucabtagene autoleucel ( Brexu-cel; Tecartus...


Nello studio di fase 3 MCL0208 della Fondazione Italiana Linfomi, il mantenimento con Lenalidomide ( Revlimid ) dopo trapianto autologo...


La Fludarabina è uno degli agenti più comuni somministrati per la linfodeplezione prima della terapia CAR-T diretta a CD19, ma...


Precedenti analisi dello studio di fase 2 KEYNOTE-170 hanno dimostrato un'attività antitumorale efficace e una sicurezza accettabile di Pembrolizumab (...


Il trattamento del linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) nei pazienti anziani è impegnativo, soprattutto per coloro...