Linfopenia, un predittore indipendente di mortalità nella polmonite


Uno studio di coorte retrospettivo ha evidenziato che i pazienti in cura primaria con un basso numero di linfociti anni prima di sviluppare la polmonite presentano un più elevato rischio di mortalità.

Molti studi hanno dimostrato che la linfopenia durante o all'inizio dell'infezione è associata a risultati sfavorevoli.
L'esplorazione dei meccanismi e delle implicazioni terapeutiche di questo fenomeno è stata oggetto di recenti revisioni e rimane in gran parte inspiegabile.

E' stata esaminata la relazione tra mortalità e conta linfocitaria in una coorte di 40.909 pazienti di assistenza primaria nel Regno Unito a cui era stata diagnosticata la polmonite.
Nell'intera coorte, 35.690 pazienti non erano mai stati sottoposti a un test sui linfociti.

I partecipanti allo studio senza esami del sangue erano, generalmente, leggermente più anziani rispetto agli altri partecipanti, ma con più bassi tassi di comorbidità.
Sorprendentemente, i pazienti che non avevano mai avuto un esame dei linfociti avevano una mortalità significativa a 1 anno del 52.1%, suggerendo che il gruppo testato era significativamente diverso da quello non-testato.

I ricercatori hanno utilizzato un approccio time-to-event per analizzare i dati. Il tempo mediano tra il test e la diagnosi di polmonite è stato di 677 giorni.
I dati sono stati aggiustati per età, potenziali cause di linfopenia, sesso e fattori sociali.
L'outcome primario era di 28 giorni, mortalità per qualsiasi causa, e l'outcome secondario era mortalità a 1 anno dopo la diagnosi di polmonite.

Quando la conta dei linfociti è stata classificata come 0-1 × 10(9) cellule per L, la mortalità a 28 giorni e a 1 anno è stata rispettivamente del 14% e del 41%.
Quando classificata come 1-2 × 10(9) cellule per L, i tassi di mortalità a 28 giorni e a 1 anno erano rispettivamente del 9.2% e del 29%; quando classificata come 2-3 × 10(9) cellule per L, i tassi erano rispettivamente del 6.5% e del 22%; quando classificata come maggiore di 3 × 10(9) cellule per L, i tassi erano rispettivamente del 6.1% e del 20%; e quando la conta dei linfociti non è mai stata testata, i tassi erano rispettivamente del 25% e del 52%.

Le associazioni con l'aumento del rischio di mortalità sono rimaste coerenti dopo l'analisi multivariata.

La linfopenia è un predittore indipendente di mortalità nella polmonite nella cura primaria.
Anche una linfopenia definita bassa-normale ( 1-2 × 109 cellule / L) è risultata associata a un aumento della mortalità a breve e a lungo termine rispetto ai conteggi più elevati. ( Xagena2021 )

Fonte: British Journal of General Practice, 2021

Pneumo2021



Indietro

Altri articoli

La reazione di ipersensibilità al Trimetoprim - Sulfametossazolo ( TMP-SMX;Cotrimossazolo; Bactrim ), che va dallo shock circolatorio alla meningite asettica...


L’Agenzia Europea per i Medicinali ( EMA ) e l’Agenzia Italiana del Farmaco ( AIFA ), hanno informato gli operatori sanitari...


La trascrittasi inversa della telomerasi ( TERT ) è un buon candidato per l'immunoterapia dei tumori, perché è iperespressa nell’85%...


L’obiettivo di uno studio longitudinale è stato quello di caratterizzare i fattori di rischio aterosclerotico nella progressione dell'aterosclerosi subclinica nei...