Sicurezza ed efficacia di Selinexor nel mieloma multiplo recidivante o refrattario e macroglobulinemia di Waldenstrom


Sono necessarie nuove terapie per i pazienti con mieloma multiplo recidivante o refrattario. È stato condotto uno studio multicentrico di fase 1 su neoplasie ematologiche avanzate per valutare la sicurezza, l'efficacia e la dose raccomandata di fase 2 (RP2D) di Selinexor orale, un inibitore selettivo della proteina di esportazione nucleare XPO1.

Nella fase di dose-escalation, a 25 pazienti pesantemente pretrattati con meiloma multiplo ( n=22 ) o macroglobulinemia di Waldenstrom ( n=3 ) è stato somministrato Selinexor ( 3-60 mg/m2 ), in 8 o 10 dosi in cicli di 28 giorni.
Nella fase di dose-espansione, 59 pazienti con mieloma multiplo hanno ricevuto Selinexor 45 o 60 mg/m2 con 20 mg di Desametasone due volte alla settimana in cicli di 28 giorni o Selinexor 40 o 60 mg dose fissa ) senza corticosteroidi in cicli di 21 giorni.

Gli eventi avversi non-ematologici più comuni sono stati nausea ( 75% ), affaticamento ( 70% ), anoressia ( 64% ), vomito ( 43% ), perdita di peso ( 32% ) e diarrea ( 32% ), principalmente di grado 1 o 2.
Gli eventi avversi più comuni di grado 3 o 4 sono stati ematologici, in particolare trombocitopenia ( 45% ).

Selinexor come agente singolo ha mostrato una modesta efficacia con un tasso di risposta obiettiva ( ORR ) del 4% e un tasso di beneficio clinico del 21%.

Per contro, l'aggiunta di Desametasone ha aumentato il tasso di risposta obiettiva con tutte le risposte di reazione parziale o superiore che si sono verificate nella coorte con 45 mg/m2 di Selinexor più 20 mg di Desametasone bisettimanale ( ORR=50% ).

Inoltre, il 46% di tutti i pazienti ha mostrato una riduzione dei marcatori di mieloma multiplo rispetto al basale.

Sulla base di questi esiti, si può concludere che Selinexor in combinazione con Desametasone è attivo nei mielomi multipli pesantemente pretrattati e si propone RP2D 45 mg/m2 ( 80 mg ) più 20 mg di Desametasone somministrato due volte alla settimana. ( Xagena2018 )

Chen C et al, Blood 2018; 131: 855-863

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