Sicurezza e tollerabilità di Otlertuzumab, una proteina terapeutica specifica anti-CD37 nella leucemia linfocitica cronica


Otlertuzumab è una nuova proteina terapeutica umanizzata anti-CD37. Uno studio ha valutato la sicurezza di Otlertuzumab somministrato per via endovenosa a pazienti affetti da leucemia linfocitica cronica ( CLL ).
Otlertuzumab è stato somministrato settimanalmente per un massimo di 8 settimane, seguite da 1 dose al mese per 4 mesi con 0.03-20 mg/kg in fase di escalation della dose e con 10-30 mg/kg in fase di espansione della dose.
Le risposte sono state determinate mediante i criteri del National Cancer Institute del 1996 ( NSC-96 ) e dell’International Workshop on Chronic Lymphocytic Leukaemia ( IWCLL ).

Sono stati trattati 57 pazienti nella fase di escalation della dose e 26 nella fase di espansione della dose.
Non è stata identificata una dose massima tollerata.

La risposta si è verificata in 19 pazienti su 83 ( 23% ) trattati secondo i criteri NSC-96.
Tutte le risposte sono state parziali e si sono manifestate più comunemente nei pazienti con leucemia linfocitica cronica sintomatica non-trattata ( 6/7 ) o con 1-2 terapie precedenti ( 12/28 ) vs 3 o più terapie ( 1/48 ).

Il 20% ( 12/61 ) con una valutazione seriale mediante tomografia computerizzata ha avuto una risposta secondo i criteri IWCLL.

Gli eventi avversi più frequenti sono stati reazioni all'infusione, stanchezza, nausea e diarrea e non sono stati correlati alla dose.

Otlertuzumab è stato ben tollerato, ed è stata osservata attività clinica modesta.
Otlertuzumab merita una ulteriore valutazione in combinazione con altri agenti per il trattamento della leucemia linfocitica cronica. ( Xagena2014 )

Byrd JC et al, Blood 2014; 123: 1302-1308

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