Beneficio di mortalità per Rivaroxaban più Aspirina nei pazienti con malattia coronarica cronica o arteriopatia periferica


La combinazione di 2.5 mg di Rivaroxaban ( Xarelto ) due volte al giorno e 100 mg di Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) una volta al giorno rispetto a 100 mg di Aspirina una volta al giorno riduce i principali eventi avversi cardiovascolari nei pazienti con malattia coronarica cronica ( CAD ) o malattia delle arterie periferiche ( PAD ).

Sono stati riportati gli effetti della combinazione sulla mortalità globale e specifica per causa.

Lo studio COMPASS ha arruolato 27.395 pazienti di cui 18.278 randomizzati alla combinazione ( n=9.152 ) o alla sola Aspirina ( n=9.126 ).
I decessi sono stati giudicati da un Comitato in cieco per l’assegnazione del trattamento. Le caratteristiche di base ad alto rischio precedentemente identificate erano malattia polivascolare, malattia renale cronica, insufficienza cardiaca lieve o moderata e diabete.

Durante una mediana di 23 mesi di follow-up ( massimo 47 mesi ), sono morti 313 pazienti ( 3.4% ) assegnati alla combinazione e 378 pazienti ( 4.1% ) assegnati alla sola Aspirina ( hazard ratio, HR: 0.82; P=0.01 ).
Rispetto alla sola Aspirina, la combinazione Rivaroxaban e Aspirina ha ridotto la mortalità cardiovascolare ( 160, 1.7%, vs 203, 2.2%; HR: 0.78; P=0.02 ) ma non la mortalità non-cardiovascolare.

Ci sono stati meno decessi in seguito a infarto miocardico, ictus e procedure cardiovascolari, così come meno decessi cardiovascolari da cause cardiache improvvise, altre cause e cause sconosciute e decessi per malattie coronariche.
I pazienti con 0, 1, 2 e 3 o 4 caratteristiche ad alto rischio al basale hanno avuto rispettivamente 4.2, 4.8, 25.0 e 53.9 decessi in meno per 1.000 pazienti trattati per 30 mesi.

La combinazione di Rivaroxaban e Aspirina rispetto alla sola Aspirina ha ridotto la mortalità complessiva e la mortalità cardiovascolare con riduzioni consistenti della mortalità cardiovascolare per causa specifica nei pazienti con coronaropatia cronica o arteriopatia cronica. I benefici sulla mortalità assoluta sono risultati maggiori con l'aumento del rischio di base. ( Xagena2021 )

Eikelboom JW et al, J Am Coll Cardiol 2021; 78: 14-23

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