Fluconazolo versus Voriconazolo per la prevenzione delle infezioni fungine invasive dopo trapianto allogenico di cellule ematopoietiche


Un'infezione fungina invasiva è una grave minaccia dopo trapianto allogenico di cellule ematopoietiche.

Uno studio multicentrico, randomizzato, in doppio cieco ha messo a confronto Fluconazolo ( n=295; Diflucan ) e Voriconazolo ( n=305; VFend ) nella prevenzione di infezioni fungine invasive nel contesto di un programma di screening strutturato per le micosi.

I pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule ematopoietiche mieloablativo sono stati randomizzati prima del trapianto a ricevere i farmaci in studio per 100 giorni, oppure, nei pazienti a rischio più elevato, per 180 giorni.

Il galattomannano sierico è stato rilevato due volte alla settimana per 60 giorni; successivamente è stato misurato almeno con cadenza settimanale fino al giorno 100.

La positività per il galattomannano o segni significativi hanno imposto una valutazione obbligatoria per infezione fungina invasiva.

L'endpoint primario era l’assenza di infezione fungina invasiva o morte ( sopravvivenza priva da micosi ) a 180 giorni.

Nonostante le tendenze verso un minor numero di infezioni fungine invasive ( 7.3% vs 11.2%, P=0.12 ), infezioni da Aspergillus ( 9 vs 17, p=0.09 ) e terapia empirica antifungina meno frequente con Voriconazolo ( 24.1% vs 30.2%, P=0.11 ), i tassi di sopravvivenza senza infezione micotica ( 75% vs 78%; P=0.49 ) a 180 giorni sono stati simili con Fluconazolo e Voriconazolo, rispettivamente.

L'assenza di ricadute, la sopravvivenza globale e l'incidenza di gravi eventi avversi sono risultate simili.

Questo studio ha dimostrato che nel contesto di un monitoraggio intensivo e di una terapia antifungina empirica strutturata, la sopravvivenza priva da micosi a 6 mesi e la sopravvivenza globale non differiscono tra i pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule ematopoietiche con somministrazione profilattica di Fluconazolo o Voriconazolo. ( Xagena2010 )

Wingard JR et al, Blood 2010; 116: 5111-5118


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