Irradiazione cutanea totale con fascio di elettroni e trapianto allogenico non-mieloablativo di cellule staminali emopoietiche nella micosi fungoide e nella sindrome di Sezary in fase avanzata
Attualmente la micosi fungoide e la sindrome di Sézary sono incurabili.
Uno studio ha valutato sicurezza ed efficacia di irradiazione cutanea totale con fascio di elettroni e trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche in pazienti con linfoma cutaneo a cellule T.
Nello studio, 19 pazienti con linfoma cutaneo a cellule T in stadio avanzato ( età mediana 50 anni; 4 precedenti terapie ) sono stati sottoposti a irradiazione cutanea totale con fascio di elettroni seguita da trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche nel periodo 2001-2008.
In totale, 16 pazienti sono stati sottoposti a condizionamento con Fludarabina ( 125 mg/m(2) ) e Melfalan ( 140 mg/m(2) ) più Timoglobulina ( per donatori parzialmente compatibili ); la profilassi per malattia da trapianto verso ospite ( GvHD ) è stata effettuata con Tacrolimus/mini-Metotrexato.
Dopo il trapianto, 18 pazienti sono andati incontro ad attecchimento e uno è deceduto in seguito a sepsi al giorno 16.
Il tempo mediano al ripristino della conta assoluta di neutrofili è stato di 12 giorni.
Tra i pazienti, 15 hanno raggiunto chimerismo completo, 12 sono andati incontro a malattia da trapianto verso l’ospite, e 12 sono stati trattati per malattia da trapianto verso l’ospite cronica.
La risposta generale per analisi intent-to-treat è stata del 68% e il tasso di risposta completa è stato pari a 58%.
Su 6 pazienti, 4 sono morti in remissione completa per sepsi batterica ( n=2 ), malattia da trapianto verso l’ospite cronica e infezione fungina ( n=1 ) o carcinoma polmonare ( n=1 ); solo 2 sono deceduti a causa della progressione della malattia.
Otto pazienti sono andati incontro a recidiva a livello cutaneo; 5 hanno ottenuto nuovamente risposta completa con ridotta immunosoppressione o infusioni di linfociti del donatore.
Undici pazienti su 13 sono in remissione completa, con un follow-up mediano di 19 mesi ( intervallo da 1.3 a 8.3 anni ).
La sopravvivenza generale mediana non è stata raggiunta.
In conclusione, l’irradiazione cutanea totale con fascio di elettroni, seguita da trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche merita ulteriori valutazioni per un gruppo selezionato di pazienti con linfoma cutaneo a cellule T in stadio avanzato con segni di un effetto antitumorale del trapianto. ( Xagena2010 )
Duvic M et al, J Clin Oncol 2010; 28: 2365-72
Emo2010 Farma2010 Onco2010
Indietro
Altri articoli
Basso tasso di mortalità non-dovuta a recidiva nei bambini di età inferiore a 4 anni affetti da leucemia linfoblastica acuta sottoposti a condizionamento chemioterapico per trapianto allogenico di cellule staminali: studio FORUM
Il trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ) è altamente efficace nel trattamento della leucemia linfoblastica acuta (...
Tabelecleucel per pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o di organi solidi con malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus EBV dopo fallimento di Rituximab con o senza chemioterapia: studio AL
La sopravvivenza nella malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr ( EBV ) dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche...
Mantenimento con Sorafenib dopo trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche nei pazienti con leucemia mieloide acuta FLT3-ITD
Uno studio di fase 3 in aperto, multicentrico, randomizzato ha dimostrato che il mantenimento con Sorafenib ( Nexavar ) dopo...
Il trapianto allogenico di cellule ematopoietiche migliora l’esito della sindrome mielodisplastica nei sottogruppi genetici ad alto rischio: analisi genetica del Blood and Marrow Transplant Clinical Trials Network 1102 Study
Il trapianto allogenico di cellule ematopoietiche ( HCT ) nei pazienti con sindrome mielodisplastica ( MDS ) migliora la sopravvivenza...
Diversità del microbiota intestinale prima del trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche come predittore di mortalità nei bambini
La correlazione esistente tra diversità del microbiota intestinale e sopravvivenza dopo trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche ( allo-HSCT )...
Prevymis a base di Letermovir per la prevenzione della malattia causata da citomegalovirus negli adulti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o a trapianto di rene
Prevymis, il cui principio attivo è Letermovir, è un medicinale antivirale utilizzato per la prevenzione della malattia causata da citomegalovirus...
Associazione tra funzione primaria del trapianto ed esiti a 5 anni del trapianto allogenico di isole nel diabete di tipo 1
Il trapianto allogenico di isole è una terapia validata nel diabete di tipo 1; tuttavia, nel tempo vi è un...
Enasidenib come mantenimento dopo trapianto allogenico di cellule ematopoietiche per neoplasie mieloidi con mutazione IDH2
Le mutazioni IDH2 ( isocitrato deidrogenasi 2 ) si verificano in circa il 15% dei pazienti con leucemia mieloide acuta...
La riattivazione del citomegalovirus dopo trapianto allogenico di cellule ematopoietiche è associata a un ridotto rischio di recidiva nella leucemia linfoblastica acuta
La riattivazione del citomegalovirus ( CMVR ) dopo trapianto di cellule ematopoietiche ( HCT ) allogenico è una complicanza frequente...
Pembrolizumab per il trattamento della recidiva della malattia dopo trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche
Un effetto del trapianto contro il tumore ( GVT ) fallito è un meccanismo comune di recidiva dopo il trapianto...