Studio BALANCE: beneficio clinico a lungo termine del trapianto autologo di cellule di midollo osseo nei pazienti con infarto miocardico acuto
I Ricercatori della Heinrich-Heine-University of Düsseldorf, in Germania, hanno valutato in modo quantitativo il miglioramento dello stato emodinamico ventricolare, della geometria e della contrattilità, così come l’esito clinico a lungo termine, tra i pazienti trattati con terapia cellulare dopo infarto miocardico acuto.
Esperimenti condotti su modelli animali, e studi clinici, hanno dimostrato che il trapianto autologo di cellule del midollo osseo potrebbe migliorare la funzione ventricolare e prevenire il rimodellamento.
In totale, 62 pazienti sono stati sottoposti a trapianto intracoronarico, autologo, di cellule del midollo osseo, in media, a 7 giorni dopo infarto acuto del miocardio.
Le cellule sono state infuse direttamente nell’arteria correlata all’infarto.
Il gruppo di controllo era formato da 62 pazienti con frazione di eiezione ventricolare sinistra e diagnosi comparabili.
Tutti i pazienti sono stati sottoposti a diversi esami ( angiografia coronarica, cateterizzazione cardiaca destra, ventricolografia sinistra, elettrocardiogramma a riposo e sotto-sforzo, ecocardiogramma, potenziale tardivo, variabilità della frequenza cardiaca e Holter per 24 ore ).
Il follow-up terapeutico è stato effettuato a 3, 12 e 60 mesi dopo la terapia con cellule del midollo osseo.
Tre mesi dopo la terapia con cellule di midollo osseo è stato osservato un significativo miglioramento della frazione di eiezione e del stroke volume index.
La dimensione dell’infarto è risultata significativamente ridotta dell’8%.
Le velocità di contrazione sono aumentate in maniera significativa e la pendenza della curva di funzione ventricolare è diventata più ripida.
È stato osservato un significativo miglioramento della contrattilità nella zona infartuata, come evidenziato dall’aumento del 31% nella velocità di accorciamento del ventricolo sinistro, soprattutto al confine della zona infartuata.
Al contrario, l’area non-infartuata non ha mostrato differenze nella velocità di accorciamento prima e dopo la terapia con cellule del midollo osseo.
Inoltre, dopo il trapianto di cellule di midollo osseo sono state documentate diminuzione della variabilità della frequenza cardiaca anomala, del potenziale tardivo e dei battiti ectopici.
A 20 e 60 mesi dopo la terapia con cellule di midollo osseo i parametri di contrattilità, stato emodinamico e geometria del ventricolo sinistro sono risultati stabili.
La capacità sotto sforzo dei pazienti trattati è risultata significativamente aumentata e la mortalità significativamente ridotta rispetto al gruppo controllo.
In conclusione, la terapia con cellule di midollo osseo porta a miglioramenti significativi e duraturi nella performance del ventricolo sinistro così come nella qualità di vita e della mortalità dei pazienti dopo infarto acuto del miocardio.
Non sono stati osservati effetti collaterali, a dimostrazione del fatto che si tratta di una terapia sicura. ( Xagena2009 )
Yousef M et al, J Am Coll Cardiol 2009; 53: 2262-2269
Cardio2009
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