Trecondi a base di Ttreosulfan come trattamento di condizionamento prima del trapianto di cellule staminali ematopoietiche
Trecondi, il cui principio attivo è Treosulfan, è un medicinale somministrato ai pazienti prima di un trapianto di midollo osseo da un donatore, noto come trapianto di cellule staminali ematopoietiche allogeniche.
Trecondi viene utilizzato come trattamento di condizionamento per eliminare il midollo osseo del paziente e fare posto alle cellule di midollo osseo trapiantate, che possono quindi produrre cellule ematiche sane.
Trecondi viene impiegato in associazione alla Fludarabina in adulti e bambini a partire
da un mese di età affetti da cancro ematologico o altre gravi patologie che richiedono un trapianto di midollo osseo.
Il trapianto di cellule staminali ematopoietiche è raro, e Trecondi è stato qualificato come medicinale orfano ( medicinale utilizzato nelle malattie rare ) il 23 febbraio 2004.
Trecondi viene somministrato mediante un’infusione endovenosa della durata di 2 ore, una volta al giorno per 3 giorni prima del trapianto. La Fludarabina è somministrata una volta al giorno per 5 giorni prima del trapianto.
Il principio attivo di Trecondi, Treosulfan, appartiene a un gruppo di medicinali denominati agenti
alchilanti. Nell’organismo, Treosulfan viene convertito in altri composti denominati epossidi che
sopprimono le cellule, soprattutto quelle che si sviluppano rapidamente, come le cellule del midollo
osseo. Gli epossidi agiscono legandosi al DNA delle cellule mentre si dividono. In tal modo Trecondi può uccidere cellule nel midollo osseo del paziente e fare posto alle nuove cellule provenienti da un donatore.
Tre studi principali hanno dimostrato che Trecondi è tanto efficace quanto Busulfan, un altro medicinaleutilizzato per preparare i pazienti al trapianto di cellule staminali ematopoietiche.
In uno degli studi, condotto su 570 adulti affetti da leucemia mieloide acuta o
sindromi mielodisplastiche, il 64% dei pazienti trattati con Trecondi ( in associazione a Fludarabina ) ha avuto un trapianto con esito positivo e ha vissuto senza malattia per 2 anni, rispetto al 51% dei pazienti trattati con Busulfan ( in associazione a Fludarabina ).
In un altro studio condotto su 70 bambini affetti da tumore ematologico, il 99% dei bambini trattati con Trecondi ( con Fludarabina ) era vivo 3 mesi dopo il trapianto; il 91% dei bambini era in vita dopo 1 anno e l’84% dopo 3 anni.
In un ulteriore studio condotto su 101 bambini affetti da altri gravi disturbi che hanno richiesto un
trapianto di midollo osseo, nessuno dei 51 bambini che ha ricevuto Trecondi era deceduto per cause
correlate al trapianto nei 3 mesi successivi alla procedura, rispetto a 5 bambini su 50 trattati con
Busulfan ( con Fludarabina ). Un anno dopo il trapianto, il 96% dei bambini trattati con Trecondi e
l’88% di quelli trattati con Busulfan erano vivi.
Gli effetti indesiderati più comuni di Trecondi negli adulti e nei bambini ( che possono riguardare più di 1 persona su 10 ) sono: infezioni, nausea, stomatite ( infiammazione della mucosa della bocca ), vomito e diarrea.
Stanchezza, neutropenia febbrile ( bassa conta dei globuli bianchi con febbre ) e livelli ematici
elevati di bilirubina ( un prodotto di degradazione degli eritrociti ) sono stati osservati anche in più di 1 adulto su 10.
Inoltre, epatossicità e aumento dei livelli ematici di alcuni enzimi epatici, dolore addominale, sensazione di prurito e febbre possono riguardare anche più di 1 bambino su 10.
Le reazioni avverse comuni negli adulti ( che possono riguardare più di 1 persona su 100 ) sono: dolore addominale, appetito ridotto, eruzione cutanea, sensazione di prurito, perdita di capelli, febbre, edema ( tumefazione dovuta alla ritenzione di liquidi ) e aumento dei livelli di alcuni enzimi epatici nel sangue.
Effetti indesiderati comuni nei bambini ( che possono riguardare più di 1 persona su 100 ) sono:
stanchezza, neutropenia febbrile, eruzione cutanea, perdita di capelli ed elevati livelli di bilirubina nel sangue.
Trecondi non deve essere impiegato nei pazienti con un’infezione attiva, non-controllata, con gravi problemi cardiaci, polmonari, epatici o renali, e in pazienti con anemia di Fanconi e altri disturbi della riparazione del DNA.
Le donne in gravidanza non devono usare Trecondi; i vaccini vivi non devono essere somministrati a pazienti trattati con Trecondi.
Trecondi è efficace nel preparare adulti e bambini al trapianto di cellule staminali ematopoietiche.
Gli effetti indesiderati di Trecondi sono gestibili e comparabili a quelli riscontrati con Busulfan.
Analogamente a Busulfan, Trecondi è considerato un trattamento di condizionamento d’intensità
ridotta: ciò significa che è meno tossico dei trattamenti di condizionamento standard a base di
chemioterapia con o senza radiazioni.
Pertanto, l’Agenzia europea per i medicinali, EMA, ha deciso che i benefici di Trecondi sono superiori ai rischi.( Xagena2023 )
Fonte: EMA, 2023
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